Wall Street in ripresa dopo tonfo post Fed-Yellen. Dow Jones +400 punti, Nasdaq oltre +2%: si scommette su taglio tassi
Wall Street in rally, con il Dow Jones che balza di quasi 400 punti all’indomani del Fed Day. Alle 15.55 ora italiana, il Dow Jones balza di 395 punti (+1,23%); lo S&P 500 avanza dell’1,52%, mentre il Nasdaq Composite mette a segno un progresso del 2,3% circa.
Sui mercati si rafforzano le speculazioni sull’arrivo, entro la fine di quest’anno, di tagli ai tassi da parte di Jerome Powell & Co.
Ieri il Dow Jones Industrial Average ha segnato un tonfo di 530,49 punti, o 1,63%, a 32.030,11. Lo S&P 500 ha perso l’1,65% a 3.936,97. Il Nasdaq Composite ha ceduto l’1,6% a quota 11.669,96. Il titolo First Republic è crollato di oltre 15%.
La Fed guidata da Jerome Powell ha alzato i tassi sui fed funds di altri 25 punti base, portandoli al range compreso tra il 4,75% e il 5%.
La nota positiva è che, dal comunicato che ha accompagnato l’annuncio sui tassi, è emerso che la Fed prevede un solo rialzo dei tassi entro la fine dell’anno.
La banca centrale americana ha ammesso che la crisi che ha colpito le banche Usa potrebbe indebolire ulteriormente i fondamentali dell’economia degli Stati Uniti.
La Fed “monitorerà in modo attento le informazioni in arrivo e valuterà le implicazioni per la politica monetaria”, si legge nel comunicato della banca centrale Usa. “La Commissione anticipa che una ulteriore restrizione della politica monetaria potrebbe essere appropriata, al fine di fare in modo che la politica monetaria sia sufficientemente restrittiva per riportare l’inflazione al 2%”.
“Le condizioni finanziarie sembrano essersi fatte più rigide – ha ammesso il presidente della Federal Reserve Jerome Powell – Cercheremo di capire quanto grave sia la situazione, e al momento sembra che sia qualcosa di rilevante. Se così fosse, gli effetti macroeconomici potrebbero essere significativi, e in quel caso ne terremmo conto nel prendere le nostre decisioni di politica monetaria”.
Le scommesse dei mercati vanno oltre quanto reso noto dalla Federal Reserve.
Diversi trader starebbero infatti scommettendo non soltanto su una pausa nel ciclo di strette monetarie, avviato dalla banca centrale per sconfiggere la fiammata dell’inflazione, ma su un imminente riduzione del costo del denaro Usa. Il timore di un credit crunch riaccende le scommesse su un hard landing dell’economia degli States.
Tra le note stonate oggi si mette in evidenza soprattutto il titolo di Block, la società di pagamenti di Jack Dorsey, colpito dall’annuncio di Hindenburg Research. I sell portano le quotazioni a crollare di oltre il 20%.
Lo short seller Hindenburg ha reso noto di aver accumulato l’ultima posizione short sul titolo Block, scrivendo in una nota che il gruppo di Jack Dorsey avrebbe facilitato casi di frode.
L’attenzione rimane anche sui titoli delle banche regionali Usa, travolti ieri da forti sell off dopo le parole della
segretaria al Tesoro Usa Janet Yellen, che ha smentito le indiscrezioni circolate negli ultimi giorni, relative alla possibilità di un piano volto ad assicurare i depositi di tutte le banche americane, alla luce della crisi che sta continuando a travolgere il settore.
Nel corso dell’audizione al Senato Usa, Yellen ha risposto così a una domanda.
“Non ho considerato o discusso niente che avesse a che fare con una garanzia totale (“blanket insurance) o su garanzie su tutti i depositi”.