News Notizie Indici e quotazioni Wall Street, fine settembre e III trimestre 2021: il trend della borsa Usa. Tetto debito, corsa a evitare il disastro

Wall Street, fine settembre e III trimestre 2021: il trend della borsa Usa. Tetto debito, corsa a evitare il disastro

30 Settembre 2021 16:11

Wall Street pronta a lasciarsi alle spalle il mese di settembre che, storicamente, è il periodo più negativo per la borsa Usa. Alle 16 circa ora italiana, il Dow Jones è piatto attorno a 34.406 punti; lo S&P 500 sale dello 0,29% a 4.372 punti circa, mentre il Nasdaq avanza dello 0,64% a 14.604.

Dall’inizio di settembre, il Dow Jones ha perso il 2,7%, lo S&P 500 ha ceduto il 3,6% e il Nasdaq Composite ha lasciato sul terreno il 4,9%.

Con la sessione di oggi, si conclude anche il terzo trimestre dell’anno, con un trend contrastato: il Dow Jones è in lieve ribasso, e il Nasdaq è praticamente piatto. Lo S&P 500 è in rialzo dell’1,4%, +16% dall’inizio del 2021.

Domani prima sessione di ottobre, mese che ha anch’esso la reputazione di essere teatro di violenti sell off, ma in modo meno distruttivo di settembre, visto che di solito inaugura anche l’inizio di una performance migliore per l’azionario Usa.

In media, stando ai dati dello Stock Trader’s Almanac, lo S&P 500 a ottobre guadagna circa lo 0,8%.

La borsa Usa ha recuperato terreno nelle ultime sessioni grazie al dietrofront dei tassi sui Treasuries Usa a 10 anni che, nella sessione del martedì nero, erano schizzati fin oltre l’1,55%, rispetto all’1,30% della fine di agosto. Oggi i rendimenti scendono attorno all’1,538%.

La fiammata dei tassi dei Treasuries Usa è stata alimentata dalla certezza ormai di un imminente tapering della Fed di Jerome Powell, a causa del rialzo dell’inflazione Usa. A penalizzare Wall Street sono stati anche i timori sul potenziale effetto domino di una eventuale crisi immobiliare e finanziaria in Cina scatenata dal colosso cinese Evergrande.

Le ultime sessioni hanno visto protagonisti anche i timori per il rischio che gli Usa sforino il tetto sul debito.

La buona notizia è che, nelle ultime ore, il Congresso americano si è mosso per scongiurare un tale disastro. Il leader della maggioranza al Senato Chuck Schumer ha riferito infatti che il Senato ha raggiunto un accordo per evitare uno shutdown del governo questa settimana. Schumer ha aggiunto che si voterà oggi per garantire che il governo possa andare avanti con i finanziamenti necessari fino all’inizio di dicembre. E’ necessario a questo punto l’ok della Camera.

Rimbalzano i titoli delle società chip Nvidia e Micron. Bene anche Facebook, Apple e Netflix.

Oggi attesi i discorsi alla Commissione di servizi finanziari della Camera del presidente della Fed Jerome Powell e del segretario al Tesoro Janet Yellen.

Nella giornata di ieri, Powell è intervenuto al Forum della Bce, ammettendo di essere frustrato dall’inflazione persistente:

“E’ frustrante anche assistere al fatto che le strozzature e i problemi della catena dell’offerta non diano segnali di miglioramento, anzi sembrino anche peggiorare un po’”. Powell ha aggiunto che la Fed ritiene che questo fenomeno “probabilmente proseguirà l’anno prossimo, sostenendo l’inflazione per un periodo più lungo delle attese”.

Dal fronte macroeconomico, reso noto il rapporto sulle richieste iniziali dei sussidi di disoccupazione Usa che, la scorsa settimana, si sono attestate a 362.000 unità, più delle 335.000 unità attese dal consensus.

Occhio al forte calo dei prezzi del petrolio con il Brent che, dopo aver superato all’inizio di questa settimana la soglia di $80, cede l’1,90% a $73,41 e il WTI che fa -1,14% a 77,74 al barile.