Apertura Borse oggi, 23 marzo 2023: borse deboli dopo il meeting della Fed
Partenza poco sotto la parità per le borse europee, con tutti i principali indici che avviano le contrattazioni all’insegna della debolezza. Ieri la Fed come da attese ha alzato i tassi di interesse di 25 punti base portandoli così nel range 4,75-5%, il nono incremento consecutivo.
Nonostante tutto, le attenzioni degli operatori rimangono sulla stabilità finanziaria del comparto finanziario.
Panoramica sull’apertura delle Borse del 23 marzo 2023
Indici Europa e Italia
In questo contesto, l‘indice Euro Stoxx50 avvia le contrattazioni in rialzo frazionale dello 0,08% trovandosi così a quota 4.200 punti, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib si trova al momento in calo dello 0,10% a quota 26.500 punti.
Debolezza anche su tutti i principali indici del Vecchio Continente con il Dax tedesco poco sotto il livello di parità, ma anche sull’Ibex35 spagnolo (-0,20%) e sul Cac40 francese (+0,08%).
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul listino principale di Piazza Affari, acquisti in particolare su Inwit (+4,15%), Poste Italiane (+1,44%), e Unicredit (+0,45%).
Al contrario, in controtendenza Italgas (-1,8%) e Diasorin (-1,48%).
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Andamento Spread Btp / Bund
Sul fronte obbligazionario, il rendimento del decennale italiano torna sopra il 4%, con lo spread Btp/Bund a quota 184 punti base.
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Forex e Commodity
Sul Forex, cambio euro/dollaro si muove in progresso dello 0,44% a 1,090, mentre fra le materie prime risale il petrolio con il Brent in leggero calo sopra 76 dollari al barile.
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Fed come da attese
La Fed porta i tassi al 5%, livello massimo da settembre 2007.
I banchieri centrali hanno ribadito che continua ad essere fondamentale la lotta all’inflazione e quindi se sarà necessario saranno pronti a continuare ad aumentare il costo del denaro fino a che la crescita dei prezzi non mostrerà segnali di rallentamento.
L’agenda macroeconomica di oggi prevede i dati sulle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti e la stima flash della fiducia dei consumatori a marzo nell’Eurozona.