Matteo Salvini contro la Bce: ‘scelte fallimentari in Italia e in Europa, Lagarde interrompa furore aumentistico’
Matteo Salvini sferra un nuovo attacco alla Bce di Christine Lagarde, che ieri ha annunciato un nuovo rialzo dei tassi dell’Eurozona di 50 punti base.
“Le scelte della Bce sono fallimentari in Italia e in Europa, non lo dice Salvini, lo dicono i fatti”, ha detto il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti
ai microfoni di Radio Anch’io su Radio Uno.
“Speriamo che la signora Lagarde interrompa il furore aumentistico altrimenti per una impresa o una famiglia chiedere un mutuo diventerà impossibile”, ha continuato Salvini.
Ieri, stando a quanto si legge nel comunicato diramato dalla Bce, “il Consiglio direttivo ha deciso di innalzare di 50 punti base i tre tassi di interesse di riferimento della BCE”.
“Pertanto, i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale saranno innalzati rispettivamente al 3,50%, al 3,75% e al 3,00%, con effetto dal 22 marzo 2023”, ha annunciato la Banca centrale europea guidata da Christine Lagarde.
Diramata ieri anche una nota dei parlamentari della Lega Claudio Borghi, Alberto Bagnai, Laura Cavandoli, Giulio Centemero e Antonio Maria Rinaldi, a seguito della notizia relativa all’ennesima stretta monetaria anti-inflazione annunciata dall’Eurotower.
“Ancora una volta la Banca centrale europea ha alzato i tassi di interesse in modo del tutto scollegato all’economia reale, senza pensare alle cause effettive dell’inflazione che permane largamente guidata da problemi di offerta e non da domanda eccessiva. I rialzi di tassi non sono mai gratis e le banche stanno cominciando a sentire il peso di queste decisioni”.
“Non vorremmo che a Francoforte qualcuno stesse pensando di provocare artificialmente una recessione per combattere l’inflazione con la povertà. Se l’idea fosse questa si tratterebbe di un gioco da apprendisti stregoni fatto sulla pelle di tutti. Invece di pensare a nuove regole di austerità sarebbe opportuno che in UE si discutesse se abbia ancora senso una Banca Centrale che non risponde a nessuno del suo operato a fronte di poteri così invasivi per la vita dei cittadini”.