Apertura Borse oggi, 17 marzo 2023: Europa prosegue in rimbalzo in attesa del dato finale dell’inflazione
Oggi ancora in rialzo le borse europee, che proseguono la buona intonazione all’indomani della riunione della Bce e dopo la chiusura positiva di Wall Street e i guadagni dei mercati asiatici. Possibile volatilità oggi per il giorno delle tre streghe in cui avviene la contemporanea scadenza di opzioni e future su azioni e indici.
Panoramica sull’apertura delle Borse del 17 marzo 2023
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 si trova al momento in guadagno dell’1,2% trovandosi così a quota 4.100 punti; mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib avvia la seduta in rialzo dell’1,3% in area 26.200 punti.
Acquisti anche sull’indice Dax tedesco in rialzo dell’1%, ma anche sull’Ibex35 spagnolo (+1,1%) e sul Cac40 francese (+0,8%).
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul listino principale di Piazza Affari, acquisti in particolare sui petroliferi con Saipem (+4,2%), Eni (+3,6%) e Tenaris (+3,2%).
Eni ha deliberato la quarta tranche dell’erogazione in luogo del dividendo 2022 (€ 0,22 per azione) e ha reso noto che sottoporrà all’assemblea un buyback da 2,2 miliardi, a salire fino a 3,5 miliardi.
Enel (+2,2%) ha pubblicato i risultati del 2022, superiori alla guidance, e ha alzato il dividendo a 0,4 euro.
Al contrario, vendite su Leornardo (-1%) e Campari (-1%) e Telecom Italia (-0,5%).
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Andamento Spread Btp / Bund
Sul fronte obbligazionario, lo spread Btp/Bund si contrae lievemente a 186 punti base, mentre il rendimento del decennale italiano si trova al 4,13%.
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Forex e Commodity
Sul Forex, cambio euro/dollaro risale a 1,066 e il dollaro/yen arretra a 133,3, mentre fra le materie prime risale il petrolio con il Brent a 75,4 dollari.
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In arrivo dato finale inflazione Eurozona
A sostenere il sentiment contribuiscono le notizie sul settore finanziario dopo i dissesti dei giorni scorsi. In Europa, la banca nazionale svizzera ha concesso a Credit Suisse un prestito da 50 miliardi di franchi, mentre negli Usa 11 istituti, tra cui Bank of America, Wells Fargo, Citigroup, JPMorgan Chase, Goldman Sach e Morgan Stanley, hanno deciso di blindare la banca regionale First Republic depositando presso di essa $30 miliardi.
Dall’agenda macro è in arrivo il dato finale sull’inflazione dell’eurozona di febbraio, all’indomani della riunione della Bce che ha alzato i tassi di 50 punti base, sottolineando che l’inflazione rimarrà elevata ancora per diverso tempo. La settimana prossima toccherà alla Fed, da cui si prevede nuovamente un ritocco di 25 punti base.