Chiusura Borse oggi, 13 marzo 2023: sell off sui bancari, domani attesa inflazione Usa
Seduta da dimenticare per le principali borse europee e in particolare per Piazza Affari, affossata dalle vendite sui titoli bancari dopo il collasso della Silicon Valley Bank. Intanto, a Wall Street recupera parzialmente terreno ma le banche restano sotto pressione con i tonfi di First Republic (-65%) e Western Alliance (-60%).
Panoramica sulla chiusura delle Borse del 13 marzo 2023
Indici Europa e Italia
A Milano, l’indice Ftse Mib chiude la seduta con un profondo rosso del -4,03% a punti a quota 26.183 punti. Vendite generalizzate con l’indice Euro Stoxx50 che chiude con un calo del -3,17% trovandosi cosi vicino a quota 4.000 punti.
Il Dax di Francoforte archivia la seduta in calo del -3% a 14.953 punti; mentre l’Ibex 35 spagnolo arretra del -3,55%.
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari, vendite soprattutto sui finanziari con Bper (-9,51%), Unicredit (-9%), Banco Bpm (-8%) e Banca Mediolanum (-7,7%).
In controtendenza le utilities, sostenute dal calo dei rendimenti obbligazionari, con acquisti su Snam (+0,56%), Italgas (+1%), Terna (+0,61%); ma anche su Leonardo
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Andamento Spread Btp / Bund
I bruschi sell-off sulle banche sono stati accompagnati da un ritorno degli acquisti sull’obbligazionario. In questo contesto fra i Treasury statunitensi, il biennale scende al 4,43% e il decennale si ridimensiona al 3,66%. Lo spread Btp-Bund si amplia a 183 punti base, con il decennale italiano in discesa al 4,26%.
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Forex e Commodity
Sul Forex, il cambio euro/dollaro risale oltre 1,07 e il dollaro/yen si deprezza a 134,5.
Fra le materie prime, infine, il Brent viaggia poco sopra gli 83 dollari al barile, mentre l’oro supera i 1.900 dollari l’oncia.
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Bancari sotto pressione
Dopo il fallimento di SVB e la chiusura di Signature Bank, le autorità statunitensi sono intervenute per tutelare i depositi e la Fed ha varato un nuovo programma di prestiti (BTFP) per gli istituti con problemi di liquidità. A questo si sono aggiunte le rassicurazioni del presidente americano Biden, che tuttavia non sono bastate a evitare altre perdite.
Focus sull’inflazione Usa
Nella giornata di domani il focus degli operatori si sposterà sui dati dell’inflazione statunitense, decisivi in chiave riunione Fed. Gli analisti hanno ridotto le possibilità di una stretta da 50 punti base nella riunione della prossima settimana, ma un report peggiore delle attese potrebbe confondere le acque.