BTP Italia parte con il botto. Ecco come sta andando
BTP Italia, è boom di ordini nel primo giorno dedicato ai retail
BTP Italia: lo Stato chiama, gli italiani rispondono. E per ora, rispondono davvero bene.
Mentre la prima fase della 19esima emissione del titolo di stato indicizzato all’inflazione – quella dedicata esclusivamente agli investitori retail – prosegue, i primi dati che arrivano sono più che confortanti.
Nella giornata di ieri, primo dei tre giorni dedicati alla prima fase (6-8 marzo inclusi), il BTP Italia emesso dal Tesoro ha ricevuto 132.334 ordini, per un controvalore di 3,637 miliardi di euro.
La cifra è superiore a quella dell’ultima emissione del BTP Italia, avvenuta lo scorso novembre.
In quella precedente emissione, il BTP Italia aveva infatti concluso il primo giorno di emissione con ordini per 3,18 miliardi da parte degli investitori retail.
Il BTP Italia emesso a novembre presentava una cedola reale minima dell’1,6% (rispetto a quella di questa emissione, pari al 2%, che “potrà essere confermata o rivista al rialzo”), con scadenza sempre a cinque anni, come in questo caso.
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Riguardo alla cedola definitiva, il Tesoro ha già precisato che verrà stabilita all’apertura della quarta giornata di emissione, nella mattinata di giovedì 9 marzo, giorno in cui partirà la seconda fase dell’emissione, riservata agli investitori istituzionali.
Nell’ultima emissione di novembre, il BTP Italia aveva raccolto ordini totali complessivi attorno ai 12 miliardi di euro circa.
BTP Italia: le caratteristiche dello strumento anti-inflazione
Il Mef ha presentato il nuovo BTP Italia all’inizio di febbraio, nella nota “BTP Italia: dai potere al tuo risparmio”.
Il nuovo BTP Italia avrà una scadenza a cinque anni, fissata al 14 marzo 2028.
Il codice ISIN del BTP Italia per la prima fase del BTP Italia è IT0005532715.
Il numero indice dell’inflazione calcolato alla data di godimento e regolamento del titolo è 118,24194.
Il titolo, con godimento 14 marzo 2023 e scadenza 14 marzo 2028, è un BTP indicizzato al tasso di inflazione italiana (Indice FOI, senza tabacchi – Indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, al netto dei tabacchi).
Le cedole saranno corrisposte ogni 6 mesi insieme alla rivalutazione del capitale per effetto dell’inflazione dello stesso semestre.
Chi lo deterrà fino alla scadenza, riceverà un premio fedeltà pari all’8 per mille.
Il collocamento del BTP Italia è partito ieri mattina sulla piattaforma elettronica MOT (il mercato telematico delle obbligazioni e titoli di Stato di Borsa Italiana).
I Dealer selezionati dal MEF tra gli Specialisti in titoli di Stato sono Intesa Sanpaolo e UniCredit, mentre i Co-Dealer selezionati tra gli aderenti al mercato MOT sono Banca Akros e Crédit Agricole.
Quanto al regime fiscale relativo al nuovo BTP Italia, questo sarà del 12,5 per cento, come per tutti i titoli di Stato.
Altre informazioni sono disponibili nella la Scheda informativa della diciannovesima emissione diffusa dal Tesoro.
BTP Italia: come acquistarlo
Nel presentare il BTP Italia, il Mef (Ministero dell’Economia e delle Finanze, Tesoro), ha annunciato che “il titolo, oltre che in banca o presso l’ufficio postale dove si detiene un conto titoli, si può sottoscrivere anche online, attraverso il proprio home-banking se abilitato alla funzione di trading-online, senza quindi recarsi in filiale o presso gli uffici postali”.
Il collocamento vede come banche dealers, Intesa Sanpaolo S.p.A. e Unicredit S.p.A., e come co-dealers Banca Akros S.p.A. e Crédit Agricole Corp. Inv. Bank.
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Il BTP Italia è un’importante prova per il Tesoro di Giancarlo Giorgetti e per tutto il governo Meloni per testare la disponibilità dei risparmiatori retail a condividere la piaga del debito pubbico made in Italy, in un momento in cui la Bce, staccata la spina al QE, è pronta a liberarsi di tutti quei titoli di stato dell’area euro di cui ha fatto incetta per anni.
Lo smobilizzo dei BTP e di altri debiti sovrani dell’area euro avverrà attraverso l’antitesi del Quantitative Easing, ovvero attraverso il QT-Quantitative Tightening.
In questo modo viene a mancare la principale acquirente netta dei nuovi BTP e titoli di stato che Roma si prepara ad emettere per rifinanziare il proprio debito pubblico e per il finanziamento delle spese: una quantità tra l’altro enorme.
