Consob, gli intermediari finanziari hanno migliorato profilazione e trasparenza
Maggiore trasparenza e migliore profilazione dei clienti, sono questi in sintesi i due grossi passi avanti fatti dagli intermediari finanziari negli ultimi 10 anni. Gli addetti ai lavori sono infatti riusciti a ottimizzare e semplificare i questionari che sottopone ai clienti per valutare l’adeguatezza degli strumenti finanziari offerti. Il tema è stato affrontato nel convegno “Profilazione della clientela per la valutazione di adeguatezza – Ricognizione su un campione di intermediari italiani”, tenutosi giovedì a Roma presso l’Auditorium della Consob, in cui si è fatto il punto sull’evoluzione dei questionari e il dialogo con gli investitori, partendo dal discussion paper del 2022 “Profilazione della clientela ai fini della valutazione di adeguatezza”.
I progressi sul 2012
Il report discusso è un follow-up dello studio del 2012 su un campione di intermediari italiani: un documento che riprende ed estende l’analisi pubblicata in un precedente discussion paper del 2012, allargando il perimetro agli algoritmi di profilazione degli investitori e alle preferenze di sostenibilità ambientale dei clienti. In un decennio, emerge che la qualità dei questionari è aumentata in termini di completezza e chiarezza dei contenuti, a beneficio di una profilazione più efficace. Anche per effetto dell’attività di vigilanza condotta dalla Consob, gli intermediari utilizzano maggiormente, inoltre, algoritmi che limitano profilazioni opportunistiche dei clienti. Restano, però, margini di miglioramento, dal peso assegnato all’auto-valutazione a informazioni cruciali come quelle sul rischio di bail-in. Le informazioni raccolte potrebbero essere sottoposte a più stringenti controlli di coerenza interna e verificate alla luce del più ampio set informativo a disposizione dell’intermediario. I punteggi assegnati alle domande talvolta non sono commisurati alla complessità degli strumenti finanziari.
Il commento di Consob
La Consob ha in corso iniziative di vigilanza sulla profilazione della clientela adottate dai soggetti del campione, per garantire una migliore convergenza verso best practices di mercato. “I risultati dell’analisi indicano una serie di elementi positivi”, ha detto il Commissario della Consob Paolo Ciocca in apertura dei lavori. “Ma c’è anche un’area dove è possibile un miglioramento, dove le sfide possono tramutarsi in opportunità”, ha spiegato Ciocca riferendosi a quanto emerso dal rapporto della Consob sulle scelte di investimento delle famiglie italiane e all’ingresso di nuove tipologie di investitori grazie alle nuove tecnologie. Dalle rilevazioni della Consob emerge “un processo decisionale degli investitori ancora poco strutturato su cui c’è del lavoro da fare”, ha detto Nadia Linciano, responsabile della Divisione Studi della Consob. “Un tema che si inserisce sulla necessità di innalzare la conoscenza del servizio di consulenza: gli investitori spesso non ne comprendono appieno il valore aggiunto, né le ricadute concrete delle informazioni che comunicano al consulente”.