Musk attacca media e scuole: “razziste con i bianchi”
Ancora riflettori puntati su Elon Musk, l’amministratore delegato di SpaceX, Tesla e di Twitter, che questa volta fa discutere per le sue esternazioni contro “i media” e “i college e le scuole superiori d’élite” degli Usa colpevoli a suo dire di essere “razzisti” nei confronti dei bianchi e degli asiatici.
Elon Musk: cosa ha detto
Musk ha usato come sempre Twitter per parlare ai suoi quasi 130 milioni di follower, rispondendo alla notizia che le organizzazioni dei media di tutto il Paese hanno deciso di tagliare la striscia a fumetti “Dilbert” dalla distribuzione dopo che il suo creatore, Scott Adams, ha pronunciato una filippica razzista in un video sul suo canale YouTube la scorsa settimana.
Nel video, Adams ha parlato di un sondaggio condotto da Rasmussen Reports, un’agenzia di destra, secondo cui il 26% degli intervistati di colore non è d’accordo con l’affermazione “È giusto essere bianchi”.
La frase citata nel sondaggio è stata etichettata come “slogan d’odio” dalla Anti-Defamation League.
Nel suo video, Adams ha definito le persone di colore che rifiutano questa frase come un “gruppo d’odio”.
Adams ha anche detto di aver scelto personalmente di vivere in una comunità in cui vivevano pochi o nessun nero, e ha poi consigliato ai suoi spettatori bianchi di “allontanarsi dalla gente di colore”, dicendo di non “voler avere nulla a che fare con loro”.
Il video di Adams è stato pubblicato durante il mese della storia nera negli Stati Uniti, istituito nel 1976 dal presidente Gerald Ford come periodo in cui onorare le lotte e i contributi dei neri d’America.
Tra le testate giornalistiche che hanno abbandonato “Dilbert” ci sono il Los Angeles Times, l’Oregonian, il Cleveland Plain Dealer, il Washington Post e USA Today.
Musk ha fatto le sue affermazioni sui “media” e su alcuni istituti di istruzione superiore e scuole superiori negli Stati Uniti senza presentare alcuna prova.
Elon Musk, caso Dilbert: “I media sono razzisti”
In particolare, ha scritto: “I media sono razzisti”. Poi ha aggiunto: “Per un periodo *molto* lungo, i media statunitensi sono stati razzisti nei confronti dei non bianchi, ora lo sono nei confronti dei bianchi e degli asiatici. La stessa cosa è successa con i college e le scuole superiori d’élite in America. Forse possono provare a non essere razzisti”.
Musk ha anche risposto a un account Twitter che ha affermato che i bianchi disarmati colpiti dalla violenza della polizia ricevono solo una frazione dell’attenzione mediatica riservata ai neri feriti o uccisi dalla polizia. Secondo il patron di Tesla la copertura mediatica è “molto sproporzionata per promuovere una falsa narrativa”.
Imran Ahmed, amministratore delegato e fondatore del Center for Countering Digital Hate, ha dichiarato in risposta ai tweet di Musk:
“Elon Musk cerca di ritrarre se stesso come uno strano, bizzarro campione dell’antirazzismo, mentre in realtà, da quando ha preso il controllo di Twitter, ha adottato una serie di decisioni inquietanti per cambiare le sue regole per accogliere di nuovo l’odio razzista sulla piattaforma e, come la nostra ricerca ha dimostrato, per trarre profitto dalle polemiche e dall’attenzione che l’odio genera”.
Ahmed ha anche invitato gli inserzionisti rimanenti a rivalutare se vogliono spendere i loro budget su Twitter, viste le convinzioni di Musk e le modifiche che ha apportato alla piattaforma.