Piazza Affari chiude ancora in calo (-0,7%), risalgono i rendimenti obbligazionari
Seduta negativa per le borse del Vecchio Continente, inclusa Piazza Affari. Il Ftse Mib archivia gli scambi in ribasso dello 0,7% a 27.409 punti, perdendo terreno per la terza sessione consecutiva.
Sul principale listino milanese, arretrano soprattutto Unicredit (-2,1%), Cnh (-2%), Banca Generali (-1,8%) e Nexi (-1,8%). In rosso Stellantis (-1,7%) alla vigilia del Cda sui risultati e Recordati (-1,2%) dopo la diffusione dei conti, frenata dalla guidance deludente sull’Ebitda margin. Debole anche Campari (-1%) dopo la trimestrale.
In luce Leonardo (+2,3%), che potrebbe beneficiare indirettamente di un ulteriore supporto militare dell’Europa all’Ucraina. Positive anche Moncler (+1,7%) e Finecobank (+0,8%).
Arretra anche Wall Street, con l’S&P500 a -1,5% e il Nasdaq a -1,9%, frenato dalla prospettiva di una politica monetaria ancora restrittiva, dalle tensioni geopolitiche e dalle previsioni contrastanti dei colossi del retail Walmart e Home Depot.
I dati macro odierni hanno evidenziato un miglioramento dell’attività economica sia nell’eurozona sia negli Usa, grazie alla crescita dei servizi che ha controbilanciato la contrazione del manifatturiero. In miglioramento anche l’indice Zew tedesco sulle aspettative di business, sui massimi da un anno.
I solidi dati sull’economia segnalano la capacità di sopportare nuovi rialzi dei tassi e spingono al rialzo i rendimenti obbligazionari, con il Treasury decennale in ascesa di 10 punti al 3,9% e il biennale sui massimi da novembre al 4,7%. Lo spread Btp-Bund si amplia a 192 punti base e il rendimento del decennale italiano sale al 4,46%.
Sul Forex, cambio euro/dollaro in lieve flessione a 1,067 mentre fra le materie prime arretra il petrolio, con in Brent in area 83 dollari al barile.
Per quanto riguarda infine i recenti sviluppi geopolitici, Vladimir Putin ha affermato che la Russia sospenderà l’osservazione del trattato sulle armi nucleari New START con gli Stati Uniti, una decisione che il segretario di Stato Antony Blinken ha definito “irresponsabile”. Nel frattempo, la Casa Bianca ha fatto sapere che non esiterà a sanzionare le società cinesi che sosterranno l’invasione russa dell’Ucraina.