Apertura Borse oggi, 17 febbraio 2023: pioggia di vendite sugli indici europei
Avvio all’insegna degli vendite in Europa con tutti i principali indici del Vecchio Continente che dopo pochi minuti di contrattazione si trovano in ribasso di circa un punto percentuale. Sui mercati pesano i dati americani dei giorni scorsi da cui è emersa un’inflazione ancora ostinatamente elevata e un’economia solida, che rischia di alimentare le pressioni sui prezzi.
Panoramica sull’apertura delle Borse del 17 febbraio 2023
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 si trova al momento in calo dell’1,3% a quota 4.240 punti; mentre a Milano l’indice delle blue chips, Ftse Mib , si trova a quota 27.540 punti in perdita dell’1,1%.
Deboli anche l’indice Dax di Francoforte al momento a quota 15.320 punti (-1,4%), l’Ibex35 spagnolo (-0,8%) e sul Cac40 francese (-1,2%).
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
A Piazza Affari, acquisti in particolare su BPER Banca (+1,4%) e Pirelli (+0,5%).
Al contrario, vendite su Recordati (-4,3%) e Amplifon (-2,7%).
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Andamento Spread Btp / Bund
Sul fronte obbligazionario, lo spread Btp-Bund si muove in rialzo a 182 punti base con il rendimento del decennale italiano al 4,46%.
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Forex e Commodity
Sul Forex, il dollaro guadagna terreno nei confronti delle altre valute alla luce degli ultimi dati macro e commenti della Fed. Il cambio euro/dollaro cala a 1,064 e il dollaro/yen risale a 134,9. In ribasso il petrolio, con il Brent a 83,8 dollari al barile.
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Mercati digeriscono ultimo report inflazione
I dati su prezzi al consumo, prezzi alla produzione e vendite al dettaglio rafforzano la prospettiva di una Fed ancora restrittiva, come confermato dagli ultimi interventi dei membri del Fomc. Ieri Loretta Mester, numero uno della banca centrale a Cleveland, ha dichiarato che sarebbe stato appropriato alzare i tassi di 50 bp a febbraio, aggiungendo che l’inflazione resta troppo elevata e il costo del denaro deve salire oltre il 5% e rimanervi per un certo lasso di tempo per raffreddare l’ascesa dei prezzi.
Le ha fatto eco il presidente della Fed di St. Louis, James Bullard, che non escluderebbe sostenere un aumento di mezzo punto percentuale a marzo. Entrambi comunque non votano sulle decisioni di politica monetaria per quest’anno.
In Europa sono stati diffusi i dati finali sui prezzi al consumo di gennaio in Francia, che confermano un’accelerazione al 6% annuo (+7% il dato armonizzato). Nel Regno Unito, le vendite al dettaglio hanno registrato un rialzo inatteso dello 0,5% su base mensile (+0,4% esclusi i carburanti), suggerendo che anche l’economia UK sia più resiliente del previsto.