Chiusura Borse oggi, 09 febbraio 2023: focus sulle trimestrali
Seduta all’insegna degli acquisti in Europa con tutti i principali indici del Vecchio Continente che chiudono sopra la parità spinti anche dalla positività a Wall Street. In quest’ottica, al momento tutti i tre principali indici a stelle e strisce si trovano sopra la parità, con l’indice S&P 500 in rialzo dello 0,20% trovandosi così a quota 4.160 punti.
Panoramica sulla chiusura delle Borse del 09 febbraio 2023
Indici Europa e Italia
Continua la fase di positività sui principali indici di borsa europei. A Milano, l’indice Ftse Mib archivia gli scambi in rialzo dell’1,26% a 27.503 punti.
L’indice EuroStoxx50 chiude le contrattazioni in rialzo dell’1% salendo a quota 4.250 punti; mentre l’indice Dax di Francoforte chiude la seduta nuovamente sopra quota 15.500 punti, con un rialzo di oltre lo 0,6%. Acquisti anche sull’Ibex35 di Madrid che chiude in rialzo dello 0,19%, ma anche sul Cac40 francese in rialzo di quasi l’1%.
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
All’interno del paniere principale di Piazza Affari, acquisti in particolare su Unicredit (+4,13%), Stellantis (+3,68%) e Iveco (+2,73%).
Al contrario, vendite su su Saipem (-1,67%), in calo anche Diasorin (-2,27%) e Telecom Italia (-1,58%).
In positiva anche Mediobanca dopo i risultati semestrali che evidenziano un utile record, poco mossa Azimut (-0,30%) dopo i dati sulla raccolta di gennaio mentre Buzzi guadagna il 2% in scia ai numeri preliminari sulle vendite del 2022. In flessione anche Banca Generali dopo i conti. In calendario oggi anche i Cda di Enel e Unipol.
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Andamento Spread Btp / Bund
Sul fronte obbligazionario, lo spread Btp-Bund si contrae a 182 punti base, con il rendimento del decennale italiano in calo al 4,13%.
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Forex
Sul Forex, l’euro/dollaro sale a quota 1,075, mentre fra le commodities perde nuovamente terreno il petrolio, con il Brent a 83,6 dollari al barile.
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Focus sulle trimestrali
In modesto rialzo Wall Street, sostenuta dalle megacap tecnologiche e dai conti positivi di Disney e Pepsi.
Walt Disney ha inoltre approvato un piano di ristrutturazione che include il taglio di 7.000 posti di lavoro e un risparmio di costi pari a 5,5 miliardi di dollari.
Dall’agenda macro sono giunti i dati sulle richieste di indennità di disoccupazione negli Stati Uniti, in aumento per la prima volta in sei settimane (+13.000 a 196 mila), seppur su livelli storicamente contenuti, a sottolineare la resilienza del mercato del lavoro nonostante la crescente incertezza economica.
