EGM, i CEO guardano al 2023 con ottimismo: ricavi in crescita, opportunità su tech e servizi
La quasi totalità dei CEO (89%) stima una crescita dei ricavi nel corso del 2023; i settori in cui emergono maggiori potenzialità di investimento sono rappresentati dalla Tecnologia (37%), Servizi (35%), seguiti da Energetico, Finanziario e Moda & Lusso (al 27%). Questi alcuni dei dati emersi dalla II edizione della CEO Sentiment Survey, l’indagine statistica, a cura dell’Ufficio Studi di IR Top Consulting, volta ad indagare le prospettive per il 2023 dei CEO delle Società quotate sul mercato EGM di Borsa Italiana.
Il campione analizzato
L’analisi è stata condotta su un campione di 69 CEO pari al 36% del mercato, rappresentativo di una capitalizzazione di oltre 3 miliardi di euro. Le società del panel appartengono principalmente al settore Servizi (20%), Manifatturiero (18%) e Tecnologico (16%). In termini di composizione territoriale, la regione più rappresentata è la Lombardia (39%), seguita da Piemonte, Veneto ed Emilia- Romagna al 10%.
Le principali evidenze
In linea con lo studio afferente al 2022, circa il 44% dei CEO dell’EGM stanno sviluppando una maggiore consapevolezza sull’importanza dell’innovazione, della sostenibilità e dell’internazionalizzazione come le principali aree su cui investire. Inoltre, il 62% delle Società nutre delle aspettative positive sull’andamento del proprio business, mentre il 69% confida che nei prossimi mesi un maggior numero di investitori possa essere interessato a puntare sul proprio titolo azionario. Si conferma altrettanto positiva l’aspettativa sulle opportunità di lavoro e di crescita: nonostante la situazione economico-politica globale in atto, il 70% degli amministratori delegati del panel prevede un incremento delle assunzioni volto a favorire lo sviluppo e il consolidamento del proprio business, intravedendo nell’attuale scenario economico un momento di stabilità (48%) e una successiva ripresa (38%).
Tra le iniziative in grado di supportare lo sviluppo delle PMI emergono attività di M&A (52%), efficienza operativa (51%), seguiti da obiettivi di crescita organica (44%), ingresso in nuove aree di mercato (31%)e lancio di nuovi prodotti e/o servizi (30%). Inoltre la guerra tra Russia-Ucraina e la conseguente crisi energetica, per il 47% dei CEO intervistati hanno inciso solo in minima parte sull’andamento del proprio business, a differenza del 37% che non ha avuto impatti diretti legati attuale contesto geo-politico. I risultati dello studio evidenziano una crescente attenzione ai processi di internazionalizzazione: in particolare, il 32% dei CEO intervistati identifica gli USA come il Paese più interessante per investire, seguito da Francia (25%), S
Il commento dell’esperta
Anna Lambiase, CEO di IR Top Consulting: “La nostra survey ‘CEO Sentiment Euronext Growth Milan’ di Borsa Italiana evidenzia prospettive positive per il 2023 dalle aziende quotate, espressione dei principali settori dell’economia reale nazionale. I CEO del panel – rappresentativi del 36% del mercato dell’EGM per una capitalizzazione di oltre 3 miliardi di euro – confermano per il 2023 la fiducia sull’andamento di crescita dei ricavi (89%) e dei livelli occupazionali (70%). Il 52% degli amministratori delegati intervistati ritiene l’M&A la modalità più adatta per supportare la crescita dell’azienda, volta ad ampliare e sostenere lo sviluppo del proprio business, congiuntamente all’attivazione di processi di internazionalizzazione in Paesi come gli USA (32%), Francia (25%), Spagna e Italia (19%). Al contempo, emerge una crescente attenzione alle tematiche ESG: per il 92% dei CEO la sostenibilità sta assumendo un ruolo sempre più rilevante nel mondo della finanza, aspetto che sta portando le Società ad integrare la sostenibilità economica del business con gli aspetti socio-ambientali. È necessario che le imprese condividano con gli stakeholder le best practice nell’applicazione di standard in ambito ESG e transizione ecologica, monitorando i rischi ambientali e adottando policy di sostenibilità con orientamento ai risultati correlati anche a variabili non finanziarie”. .