Wall Street: futures Usa accelerano al ribasso, Nasdaq -1,3%. Microsoft -2,6% post trimestrale
La trimestrale di Microsoft deprime Wall Street. Alle 13.30 circa ora italiana i futures sul Dow Jones arretrano di 200 punti circa (-0,56%), i futures sullo S&P 500 e sul Nasdaq cedono rispettivamente lo 0,80% e l’1,31%.
In premercato le quotazioni del gigante americano dei software riportano un peggioramento, lasciando sul terreno il 2,6%.
Il sentiment è zavorrato dalla trimestrale diffusa dal colosso, pubblicata ieri dopo la fine della giornata di contrattazioni.
Il titolo MSFT ha inizialmente brindato alla pubblicazione di utili migliori delle stime. Poco dopo è arrivato il dietrofront, che continua tuttora, a causa dell’outlook poco confortante diramato dalla Big Tech Usa: un outlook che conferma il rallentamento del mercato dei PC e anche dei servizi cloud.
Microsoft ha annunciato di aver concluso il suo secondo trimestre fiscale – quarto trimestre del 2022 terminato il 31 dicembre – con un utile netto in calo a $16,43 miliardi, rispetto ai $18,77 miliardi dello stesso periodo dell’anno precedente.
Sulla trimestrale della Big Tech Usa ha pesato un onere di $1,2 miliardi, che include $800 milioni di costi di liquidazione che il gruppo ha dovuto sostenere a fronte dei 10.000 tagli alla forza lavoro annunciati.
L’utile per azione su base adjusted si è attestato a $2,32 per azione, meglio dei $2,29 atteso dagli analisti intervistati da Refinitiv.
Il fatturato totale di Microsoft è salito del 2% su base annua, riportando la crescita più bassa dal 2016, a quota 52,75 miliardi, livello poco al di sotto dei $52,94 miliardi stimati dagli analisti.
Poco convincente l’outlook per il terzo trimestre fiscale di Microsoft, primo trimestre del 2023: il gigante ha comunicato di prevedere un fatturato compreso tra $50,5 miliardi e $51,5 miliardi, che prevede una crescita fino al 3%, comunque inferiore rispetto ai $52,43 miliardi stimati dal consensus degli analisti.
Massima attenzione alle trimestrali della Corporate America: nella giornata di oggi toccherà a nomi del calibro di Tesla, Boeing, IBM e AT&T.
Finora, più del 70% delle società scambiate sullo S&P 500 ha annunciato le trimestrali relative al quarto trimestre del 2022, con il 65% che ha battuto le attese, secondo quanto emerge dalle analisi di Refinitiv.
Il trend al ribasso dei futures segue la terza seduta consecutiva di guadagni per il Dow Jones.
Tutti e tre gli indici azionari principali sono in rialzo di almeno l’1% dall’inizio della settimana.
Ieri, il Dow Jones ha terminato la sessione in crescita di 104,40 punti (+0,31%), a 33.733,96; lo S&P 500 è sceso dello 0,07% a 4.016,95, mentre il Nasdaq Composite ha perso lo 0,27% a 11.334,27.
Sul mercato del reddito fisso, i tassi dei Treasuries a 10 anni scendono al 3,432%, mentre i rendimenti a due anni sono piatti al 4,156%.