Apertura borse oggi, 18 gennaio
Partenza in lieve rialzo in Europa con tutti i principali indici del Vecchio Continente che avviano la seduta infrasettimanale sopra la parità. L’indice EuroStoxx50 si trova in rialzo dello 0,13% a quota 4.179 punti; mentre a Piazza Affari, l’indice Ftse Mib avvia la seduta a quota 26.061 punti con un progresso dello 0,31%. Acquisti anche sul Cac40 francese (+0,15%), mentre al momento il migliore è l’indice spagnolo Ibex35 che si trova in rialzo dello 0,64%.
In controtendenza il Dax di Francoforte che si trova poco sopra la parità (+0,04%).
Infine, lo spread Btp/Bund avvia le contrattazioni in calo dello 0,7% rispetto la chiusura di ieri attestandosi così a quota 183 punti base.
Piazza Affari sopra 26.000 punti
A Milano acquisti in particolare su Tenaris (+2,6%), Saipem (+2,3%) e Bper (+2,2%) mentre scambiano deboli Terna (-0,8%) e Pirelli (-1,1%).
Sul fronte obbligazionario lo spread è poco mosso e il rendimento del decennale italiano al 3,84% dopo il calo di ieri in scia alle indiscrezioni secondo cui la Bce starebbe valutando un rallentamento del ritmo di rialzo dei tassi di interesse. Dato ormai per scontato un ritocco da 50 punti base a febbraio, prende corpo l’ipotesi di una stretta dello 0,25% a marzo.
Debolezza sullo Yen
Sul Forex, l’euro/dollaro resta in area 1,083 mentre crolla lo yen (USD/JPY in rialzo sopra quota 130) dopo la decisione della Bank of Japan di non apportare modifiche alla sua politica di controllo della curva dei rendimenti (YCC-yield curve control).
La BoJ ha anche lasciato il costo del denaro invariato a -0,1%, confermando così anche la sua politica di tassi negativi. Per quanto riguarda il controllo della curva dei rendimenti, l’istituto nipponico ha annunciato che il range di oscillazione dei tassi dei titoli di stato giapponesi tollerato rimarrà invariato, dopo la modifica apportata a dicembre. L’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo ha chiuso in rialzo del 2,50%.
Fra le materie prime il petrolio guadagna terreno con il Brent in area 86,9 dollari e il gas naturale resta in area 58 €/MWh.
Negli Usa l’attenzione resta concentrata sulle trimestrali, mentre dal forum di Davos si attendono gli interventi di alcuni funzionari della Fed e della Bce. Oggi sono in programma discorsi da parte di Raphael Bostic, Lorie Logan e Patrick Harker della banca centrale americana.
Dall’agenda macro si attendono i dati finali di dicembre sull’inflazione dell’eurozona, oltre a quelli su vendite al dettaglio e produzione industriale negli Usa, mentre in serata verrà pubblicato il Beige Book della Fed.
Il focus degli operatori oltre che sui conti trimestrali Usa, in cerca di ulteriori informazioni sullo stato di salute della prima economia al mondo. Da monitare anche il dato finale sull’inflazione europea che è attesa su base annua al +9,7%.