Italia: a novembre produzione industriale -0,3% m/m, sotto attese (-3,7% a/a)
A novembre, in Italia, l’indice destagionalizzato della produzione industriale continua a ridursi, seppure con una intensità minore rispetto ai due mesi precedenti.
Lo ha reso noto l’Istat, rilevando una flessione dello 0,3% rispetto a ottobre. Il dato è peggiore rispetto alle attese degli analisti, che avevano previsto una variazione mediamente pari +0,4% (consensus Bloomberg). La rilevazione congiunturale di ottobre è stata rivista da -1,1% a -1,0%.
In calo pure il livello complessivo della produzione nel trimestre settembre-novembre rispetto ai tre mesi precedenti (-1%).
La dinamica negativa è estesa a quasi tutti i settori: energia (-4,5%), beni di consumo (-0,4%) e beni intermedi (-0,3%). Fanno eccezione i beni strumentali (+0,1%) che registrano un profilo positivo negli ultimi cinque mesi anche se in progressiva decelerazione.
La produzione, al netto degli effetti di calendario, diminuisce anche in termini tendenziali. Corretto per gli effetti di calendario, a novembre 2022 l’indice complessivo diminuisce del 3,7% su base annua (dopo il -1,6% di ottobre). Crescono solo i beni strumentali (+1,8%); diminuiscono, invece, i beni di consumo (-2,6%), i beni intermedi (-5,2%) e in misura molto marcata l’energia (-16,2%).
Tra i settori di attività economica che registrano variazioni tendenziali positive si segnalano la fabbricazione di mezzi di trasporto e la fabbricazione di computer e prodotti di elettronica (+7,3% per entrambi i settori), la produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+6,4%) e la fabbricazione di macchinari e attrezzature n.c.a. (+2,4%). Le flessioni più ampie si registrano nella fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria (-17,1%), nell’industria del legno, della carta e della stampa (-10,8%) e nella fabbricazione di prodotti chimici (-8,6%).