Notizie Market mover: inflazione protagonista nella prima settimana del nuovo anno

Market mover: inflazione protagonista nella prima settimana del nuovo anno

2 Gennaio 2023 10:12

Si apre la prima settimana del 2023 con importanti dati macro in Cina, Eurozona e negli USA. In Eurozona, sottolineano gli esperti di MPS Capital Service, il focus sarà sull’inflazione di dicembre.

“Dopo che il dato spagnolo ha evidenziato un rallentamento più marcato delle attese questa mattina (5,6% da 6,7%), scrivono gli esperti, l’attenzione si sposterà sui prezzi di Germania (mar), Francia (mer) e Italia (gio)”. “Il rallentamento atteso in tutte e tre le principali economie dell’area dovrebbe dar luogo ad un marcato rallentamento dell’inflazione headline in Eurozona (al 9,6% secondo il consenso degli analisti raccolto da Bloomberg dal 10,1% di novembre), anche se il dato Core potrebbe restare stabile al 5%, dato che gran parte del rallentamento probabilmente sarà da imputare all’andamento dei prezzi dell’elettricità e dei carburanti. Venerdì parlerà il capoeconomista della BCE, Lane. Sarà importante sentire le sue considerazioni alla luce delle nuove informazioni”

Spostandoci in Cina, “oltre alle notizie legate agli sviluppi sul fronte contagi che stanno preoccupando i principali governi a livello globale, l’attenzione sarà focalizzata sugli indicatori anticipatori PMI”. Appuntamento clou sarà sabato quando saranno pubblicati quelli ufficiali (manifatturiero e servizi, entrambi attesi in calo), mentre nel corso della settimana seguiranno quelli raccolti da Caixin (martedì sarà la volta del manifatturiero, mentre giovedì di quello servizi). Da segnalare anche i dati della bilancia commerciale di dicembre, probabilmente giovedì anche se la data non è stata ancora confermata.

“Infine, negli USA focus sui dati mensili del mercato del lavoro (ven), in particolare con un occhio di riguardo al ritmo di crescita dei salari ed alla revisione annuale dell’Household survey data. Il deterioramento delle condizioni del mercato del lavoro è un requisito necessario per indurre la Fed a ripensare alla propria strategia di politica monetaria restrittiva. Proprio su questo tema, mercoledì saranno pubblicati i verbali dell’ultima riunione di dicembre nella quale 17 dei 19 partecipanti hanno previsto un tasso di fine ciclo (terminal rate) oltre il 5%. Infine, da menzionare anche l’ISM manifatturiero (mer) e servizi (ven), entrambi attesi in calo secondo il consenso raccolto da Bloomberg” concludono.