Wall Street: riscatto di Tesla con rimonta di oltre +5%, Apple rimane ai minimi da giugno 2021
Wall Street: protagonista la rimonta del titolo Tesla, che balza di oltre il 5%, dopo la scia ribassista più lunga dal 2018.
In particolare il tonfo di ieri delle quotazioni del colosso EV fondato e gestito da Elon Musk, pari all’11%, è arrivato dopo le indiscrezioni stampa riportate dal Wall Street Journal, relative alla decisione del gruppo di estendere la sospensione della produzione presso la sua gigafactory di Shanghai, a causa del balzo delle infezioni da Covid tra il personale che presta servizio nella mega fabbrica.
Migliora il sentiment a Wall Street, dopo la sessione contrastata di ieri, che ha visto il Dow Jones Industrial Average salire di 37,63 punti, o dello 0,11%, a 33.241,56 punti; lo S&P 500 scendere dello 0,4% a 3.829,25, e il Nasdaq Composite in flessione dell’1,38% a 10.353,23.
Alle 16 circa ora italiana, il Dow Jones sale dello 0,12%, lo S&P 500 mette a segno un progresso dello 0,23%, il Nasdaq fa +0,25%.
I rialzi contenuti mettono in evidenza l’incertezza che continua ad assillare la borsa Usa, stremata dalla preoccupazione per una Fed ancora aggressiva sui tassi e dalla paura dell’inflazione.
Il Nasdaq, in particolare, ieri ha fatto i conti non solo con l’ennesimo crollo di Tesla, ma anche con il dietrofront del titolo Apple, sceso ai minimi dal giugno del 2021. AAPL fallisce il tentativo di recupero dei primi minuti della giornata di contrattazioni, scivolando sotto la parità.
Il titolo del colosso degli iPhone è altra vittima illustre di queste ultime sessioni ed è reduce da cali nelle ultime tre sedute e in otto degli ultimi nove giorni di trading.
Le preoccupazioni sono sulle conseguenze che il balzo delle infezioni da Covid in Cina avranno sulla produzione e sulla consegna degli iPhone, viste le interruzioni che hanno già colpito nelle ultime settimane gli impianti di assemblaggio degli smartphone presenti nel paese.
Gli investitori temono in particolare nuove chiusure e lockdown presso l’impianto di assemblaggio di Zhengzhou gestito da Foxconn, dove vengono assemblati i componenti per la produzione di iPhone 14 e iPhone 14 Pro Max.
In generale, i titoli growth hanno pagato ieri l’impennata dei tassi dei Treasuries, con quelli decennali schizzati di quasi 11 punti base, al 3,85%.
Ora i rendimenti dei titoli di stato Usa a 10 anni fanno dietrofront, scendendo al 3,837%, mentre i tassi dei Treasuries a due anni, più sensibili alle decisioni di politica monetaria della Fed, arretrano al 4,339%.