Mercati: sentiment positivo dopo DJ +500 punti. Borsa Tokyo +0,46%, Hong Kong scatta del 2%
Sentiment positivo sui mercati azionari globali, dopo lo scatto di Wall Street, che ha chiuso la sessione della vigilia in forte rialzo: il Dow Jones balzato fin oltre 500 punti, lo S&P è salito dell’1,49%, il Nasdaq dell’1,54%.
I buy sono stati sostenuti dall’entusiasmo per la trimestrale di Nike, che ha sostenuto la speranza, tra gli operatori, che la stagione delle trimestrali della Corporate America si confermi migliore delle attese.
“Siamo un po’ in una condizione di ipervenduto e credo che il mercato stesse cercando una scusa per segnare un rally: scusa che è arrivata con i numeri di Nike e FedEx – ha commentato Sam Stovall, chief investment strategist di CFRA Research – Mi chiedo davvero, tuttavia, se i rialzi siano destinati a durare”.
In rialzo le borse asiatiche, con l’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo che ha chiuso in progresso dello 0,46%. Molto meglio la borsa di Hong Kong, balzata del 2,24%, a fronte del trend negativo della borsa di Shanghai (-0,43%).
Sidney in rialzo dello 0,53%, mentre la borsa di Seoul chiude salendo di oltre l’1%.
A Wall Street i futures sono in lieve rialzo, dal +0,18% dei futures sul Dow Jones, al +0,26% dei futures sullo S&P 500 al +0,29% dei futures sul Nasdaq.
Tornando alla sessione di ieri a Wall Street oltre a Nike, balzata fin oltre +15%, acquisti su FedEx.
I conti di entrambi i colossi hanno spostato l’attenzione degli operatori ai timori legati alla recessione all’avvio della stagione dei bilanci della Corporate Usa.
Tra i titoli protagonisti anche Tesla, dopo la forte perdita dell’8% riportata nella sessione della vigilia, che ha fatto precipitare le quotazioni del colosso delle auto elettriche gestito e fondato da Elon Musk al nuovo minimo delle ultime 52 settimane. Ieri il titolo TSLA ha fallito di nuovo il tentativo di recupero, chiudendo in lieve ribasso.
Grande protagonista della seduta di Wall Street Nike, che ha annunciato che, nei tre mesi terminati il 30 novembre, relativi al suo secondo trimestre fiscale, ha incassato un utile netto di $1,33 miliardi, o di 85 centesimi per azione, rispetto agli $1,34 miliardi, o 83 centesimi per azione, dello stesso periodo dell’anno scorso. L’eps, di 85 centesimi, è stato decisamente superiore ai 64 centesimi per azione attesi dal consensus.
Il fatturato si è attestato a $13,32 miliardi, facendo molto meglio dei $12,57 miliardi stimati. Oltre a battere le stime, il fatturato di Nike è balzato del 17% rispetto agli $11,36 miliardi dello stesso periodo del 2021.
Passando a FedEx, nel secondo trimestre fiscale del 2023 il colosso delle spedizioni internazionali ha riportato ricavi pari a 22,8 miliardi di dollari, in calo rispetto ai 23,5 miliardi di dollari dello stesso periodo di un anno fa e al di sotto dell’obiettivo degli analisti di 23,7 miliardi di dollari. L’utile rettificato per azione, pari a 3,18 dollari per azione, è stato però migliore dell’eps rettificato atteso dal consensus, pari a 2,82 dollari. Il titolo ha riportato un rialzo del 5% circa, per poi chiudere la sessione in progresso del 3,5% circa.