Bank of Japan sciocca i mercati: borsa Tokyo -2,5%, yen +3%. YCC: ecco cosa è cambiato
La Bank of Japan – banca centrale del Giappone guidata da Haruhiko Kuroda – sciocca i mercati annunciando l’intenzione di modificare il range di oscillazione su cui basa la sua politica di controllo di curva dei rendimenti (YCC).
La BoJ, per la precisione, allargherà la forchetta di oscillazione dei tassi dei titoli di stato giapponesi a 10 anni, dall’attuale range compreso tra il -0,25% e lo 0,25%, alla nuova banda compresa tra il -0,5% e lo 0,5%.
L’aggiustamento, si legge nel comunicato della Bank of Japan, intende “migliorare il funzionamento del mercato e incoraggiare una formazione più fluida dell’intera curva dei rendimenti, mantenendo allo stesso tempo condizioni finanziarie accomodanti”.
Immediato l’effetto della borsa di Tokyo, dei tassi dei titoli di stato giapponesi e dello yen. Lo yen si apprezza subito sul dollaro, con il rapporto USD-JPY che scivola del 3%.
E’ così che Kuroda decide di affrontare per ora il problema dell’inflazione, in Giappone: considerando prematuro alzare i tassi, il governatore prende comunque la decisione di dare un segnale ai mercati, per frenare il tonfo dello yen.
In Giappone, l’inflazione core ha superato il target del 2% della Bank of Japan per sette mesi consecutivi, salendo al record degli ultimi 40 anni, al 3,6%, nel mese di ottobre.
L’aggiustamento apportato alla politica della curva dei rendimenti rivela ai mercati una Bank of Japan più hawkish: e così la borsa di Tokyo scivola del 2,5% circa, mentre lo yen sale a quota 133 nei confronti del dollaro. Per quanto riguarda i tassi, la BoJ come da attese li ha lasciati invariati a -0,1%, portando avanti la politica dei tassi negativi.