Bce manda al tappeto le borse europee, Piazza Affari chiude a -3,45% con spread a 205 bp
Giornata all’insegna delle vendite per gli eurolistini, frenati dai toni restrittivi della Bce. A Piazza Affari il Ftse Mib termina in calo del 3,45% a punti, con ribassi soprattutto su Finecobank (-6,35%), Amplifon (-5,5%), Nexi (-5,2%) e Poste Italiane (-5,2%), mentre resiste sulla parità Leonardo.
Lo spread Btp-Bund si impenna a 205 punti base, con il rendimento del decennale italiano in ascesa di quasi 30 bp al 4,14%, dopo la riunione dell’Eurotower. Tra le valute, l’euro/dollaro viaggia in area 1,065.
La Bce ha alzato i tassi di 50 punti base, come da attese, segnalando che il costo del denaro dovrà ancora aumentare significativamente ad un ritmo costante in quanto l’inflazione resta troppo elevata. Le proiezioni economiche aggiornate dell’Eurotower prevedono una crescita del Pil pari al 3,4% nel 2022 (rivista da +3,1%), +0,5% nel 2023 (tagliata dal precedente +0,9%), +1,9% nel 2024 (stabile) e +1,8% nel 2025. L’inflazione media del 2022 è stimata all’8,4% (da 8,1%) per poi calare al 6,3% nel 2023 (da 5,5%), al 3,4% nel 2024 (da 2,3%) e al 2,3% nel 2025.
Christine Lagarde, presidente dell’istituto, ha affermato che ci saranno ulteriori rialzi da 50pb. Inoltre, l’economia dell’area euro è prevista in contrazione nel trimestre attuale e in quello successivo.
Per quanto riguarda il Quantitative tightening, da marzo 2023 gli acquisti di asset del piano PAA verranno ridotti di 15 miliardi al mese fino alla fine del secondo trimestre, mentre il ritmo successivo sarà determinato nel tempo.
Nel frattempo, anche Wall Street viaggia in territorio negativo con perdite fra il 2% e il 3% per i principali indici, all’indomani della riunione della Federal Reserve che ha alzato i tassi di 50 punti base, come da attese, portandoli nel range 4,25-4,5%.
Il presidente Jerome Powell ha sottolineato che resta molta strada da percorrere per riportare sotto controllo l’inflazione e ha allontanato le ipotesi di un taglio al costo del denaro il prossimo anno, lasciando aperta la strada ad un altro ritocco da mezzo punto percentuale nel meeting di febbraio.
Inoltre, dalle proiezioni dei funzionari del Fomc è emerso un tasso terminale nel 2023 nel range 5,0-5,25%, un livello superiore a quanto indicato in precedenza e alle stime del mercato.
Infine, anche la Bank of England ha alzato i tassi di 50 punti base, segnalando ulteriori aumenti.