Piazza Affari in lieve calo (-0,26%) con l’Europa prima della Fed
Seduta debole per le borse europee, mentre Wall Street prosegue in modesto rialzo in attesa della conclusione del meeting della Federal Reserve.
A Piazza Affari il Ftse Mib termina in calo dello 0,26% a 24.573 punti. Fra le società del listino principale arretrano soprattutto Iveco (-2,3%), Eni (-1,5%) e Stm (-1,4%), mentre chiudono in rialzo Diasorin (+2,1%), A2A (+1,3%) ed Erg (+1,3%).
L’attenzione è principalmente rivolta alle banche centrali. Questa sera la banca centrale statunitense annuncerà un rialzo dei tassi da 50 punti base, dopo quattro strette consecutive dello 0,75% all’indomani dei dati sui prezzi al consumo Usa che hanno rinfocolato le speranze di una Fed meno hawkish. Alcuni trader hanno iniziato a prezzare un ulteriore rallentamento a febbraio, con un ritocco da 25 bp.
Tuttavia, l’inflazione resta ben al di sopra del target dell’istituto, e gli analisti di Goldman Sachs prevedono che dal dot plot della Fed emerga un tasso terminale mediamente rivisto al rialzo, nel range compreso tra il 5% e il 5,25%.
Domani il focus si sposterà principalmente sulla Bce e sulla Bank of England, ma sono attese anche le delibere delle autorità monetarie di Messico, Norvegia, Filippine, Svizzera e Taiwan.
Per quanto riguarda i dati macro, in giornata l’indice Ifo ha diffuso una stima meno pessimista sul Pil tedesco del 2023, prevedendo una contrazione dello 0,1% anziché lo 0,3% precedentemente stimato. La crescita del 2022 è stata rivista al rialzo dal +1,6% al +1,8%.
Nell’eurozona, la produzione industriale di ottobre ha fatto segnare una contrazione del 2% contro il -1,5% atteso e il +0,8% precedente (rivisto da +0,9%).