Bce, Vigilanza banche intensificherà controlli su rischio NPL. Occhio agli istituti più vulnerabili
La Vigilanza della Bce intensificherà il modo in cui le banche gestiscono il rischio sul credito (NPL) e diversificano la raccolta. E’ quanto ha reso noto la stessa vigilanza, presentando le priorità per il 2023, anno in cui l’area euro soffrirà probabilmente una recessione a fronte del balzo dei costi di finanziamento.
L’avvertimento della Vigilanza della Bce è stato riportato tra gli altri dall’agenzia di stampa Reuters, che ha ricordato come l’Eurozona stia affrontando la doppia sfida dell’elevata inflazione e del forte rallentamento economico, principalmente a causa della guerra in Ucraina, e delle sue conseguenze: conseguenze che hanno costretto il Consiglio direttivo della Bce a rendere più rigide le condizioni di accesso ai finanziamenti con i ripetuti rialzi dei tassi.
La Bce, che vigila su più di 100 banche europee, ha sottolineato che presterà maggiore attenzione alle banche che sono esposte ai settori più vulnerabili, come quelli di energia e di trading sull’energia, ma anche a quelle attive nel mercato dei mutui residenziali e nel mercato immobiliare commerciale.
“I tassi di interesse più elevati e l’outlook di una crescita debole o forse di una recessione potrebbero sfidare la capacità di servizio del debito di chi contrae prestiti, andando in avanti”, si legge nel report della Bce, che si riferisce dunque al rischio degli NPL, crediti deteriorati.
In particolare una recente supervisione effettuata dalla vigilanza della Bce ha ravvisato lacune nei meccanismi di controllo sui rischi delle banche, in particolare in quelli che monitorano i prestiti, e che individuano i debitori in situazioni di stress e dunque la necessità di accantonamenti.
E “questo rende le banche vulnerabili a una forte correzione in alcuni mercati immobiliari, specialmente nel segmento immobiliare residenziale, viste le dinamiche dei prezzi osservate negli ultimi anni”.