Wall Street reduce da rally novembre: Nasdaq +4,37%. Ma da inizio anno tonfo di oltre -26%
Wall Street inizia dicembre forte dell’assist arrivato dalla Fed di Jerome Powell, e dopo un mese di novembre decisamente positivo.
Il Dow Jones ha guadagnato il 5,67% a novembre, mentre lo S&P 500 è salito del 5,38%. Per entrambi gli indici azionari Usa, si tratta del secondo mese consecutivo di rialzi, la fase rialzista più duratura per i listini dall’agosto del 2021.
Il Nasdaq Composite è balzato nel mese del 4,37%, riportando anche anch’esso il suo secondo mese consecutivo di guadagni, in questo caso per la prima volta dai tre mesi di rialzi conclusi nel dicembre del 2021.
A seguito del rally di novembre, il Dow Jones è in calo dall’inizio del 2022 del 4,81%; giù anche lo S&P 500 e il Nasdaq, in misura decisamente peggiore, con perdite rispettivamente pari a -14,39% e -26,70%.
Nella giornata di ieri, in occasione di un evento tenuto al Brookings Institute, Powell ha detto che “ha senso moderare il ritmo dei rialzi dei tassi di interesse”, proferendo così la frase magica che i mercati di tutto il mondo si aspettavano di sentire: l’intensità delle strette monetarie della Federal Reserve, ha ammesso il timoniere della banca centrale americana, “potrebbe essere moderata già nella prossima riunione del Fomc (il braccio di politica monetaria della Federal Reserve)”, in calendario i prossimi 13 e 14 dicembre.
Powell ha così avallato le speculazioni dei mercati, che scommettevano e ora scommettono con più forza su una stretta monetaria inferiore, a dicembre, pari a 50 punti base, rispetto ai quattro consecutivi maxi rialzi dei tassi di 75 punti base, che hanno portato il costo del denaro degli States al record dal 2008, ovvero al range compreso tra il 3,75% e il 4%.