Inflazione Italia: impensierisce la crescita della componente di fondo (analisti)
Non molla la presa l’inflazione in Italia, che a novembre si conferma sui massimi a +11,8% annuo. 2022. Lettura in controtendenza rispetto a quelle europee, le quali hanno invece riportato prevalentemente un calo del dato, ponendo l’Italia in una situazione ancora di preoccupazione.
“Impensierisce soprattutto la crescita della componente di fondo, la quale registra aumenti ininterrotti da inizio anno, attestandosi al 5,7%. Il calo dei prezzi del greggio ha favorito, invece, una diminuzione delle pressioni sulla componente dei beni energetici non regolamentati, con la benzina che registra la flessione più marcata da -2,2% a -3,2%”, sottolinea Gabriel Debach, market analyst di eToro. “L’evoluzione della prossima decisione dell’Opec+ e degli effetti delle sanzioni G7/UE sulle vendite di petrolio russo potrebbero tuttavia innescare nuove apprensioni. Lascia tuttavia ben sperare la correzione di ieri sui prezzi alla produzione, che riduce le pressioni a monte”, conclude Debach.