Dividendi, Intesa SanPaolo: ‘remunerazione azionisti rimane priorità piano di impresa’. E intanto arriva upgrade tp di Goldman Sachs
La remunerazione degli azionisti rimane la priorità del piano di impresa di Intesa SanPaolo. E’ quanto ha messo in evidenza la banca italiana guidata da Carlo Messina rispondendo alla domanda di un azionista in vista dell’assemblea convocata per il 14 ottobre che dovrà deliberare sul dividendo, in particolare la distribuzione di parte della riserva straordinaria a valere sui risultati 2020.
Nella risposta di Intesa SanPaolo all’azionista si legge che “l’assegnazione a riserve dell’utile dell’esercizio 2019 deliberata dall’assemblea dei soci 2020, in “ottemperanza alla raccomandazione della Bce del 27 marzo 2020 in merito alla politica dei dividendi (poi sostituita dalla raccomandazione del 15 dicembre 2020 in vigore fino al 30 settembre 2021), contribuisce al valore della banca”. E che “nell’ambito del nuovo Piano di Impresa, che decorrerà dal 2022, verranno valutate, in relazione all’eccesso di capitale che sarà stato determinato, tutte le modalità per riconfermare la priorità della remunerazione degli azionisti”.
Oggi gli analisti di Goldman Sachs hanno confermato il rating Buy sul titolo di Intesa Sanpaolo, alzando il target price a 3 da 2,95 euro. L’upgrade è stato motivato soprattutto con le “minori Rwa” e “come risultato di un maggiore eccesso di capitale”.
Goldman Sachs ha sottolineato che si intravedono comunque “rischi al ribasso per la nostra visione d’investimento”: in particolare, dopo l’acquisto di Ubi Banca,rischi di “esecuzione, sebbene la natura in-market della transazione li renda inferiori a quelli di una fusione internazionale, a nostro avviso”. Il titolo Intesa SanPaolo è piatto alla borsa di Milano, viaggiando attorno a quota 2,50 euro.