Agenda settimanale intensa sui mercati tra discorsi banchieri, inflazione Ue e payrolls USA
Le proteste in Cina contro la politica Covid Zero alimenta le preoccupazioni sui mercati azionari, con le Borse europee che viaggiano tutte in deciso calo oggi. Le proteste in alcune grandi città, comprese Pechino e Shanghai, mettono in evidenza un contesto di crescente malcontento pubblico per le severe misure del governo per contrastare l’aumento dei casi di contagio. La Cina ha riportato domenica 39.506 casi di COVID-19, un livello record ma ancora decisamente esiguo rispetto ai casi in Occidente al culmine della pandemia.
Mercati attendono discorsi Powell e Lagarde
La settimana appena iniziata vedrà ancora in primo piano le banche centrali, con occhi puntati sugli interventi di Jerome Powell, presidente della Fed, e Christine Lagarde, numero uno della Bce. In uscita mercoledì anche il beige book dell’istituto di Washington. Il tutto, dopo la diffusione la scorsa settimana delle minute della Fed, che hanno rafforzato le aspettative su una moderazione nel ritmo delle strette monetarie.
La prossima settimana sarà particolarmente ricca di eventi, tra cui i principali saranno la stima flash sull’inflazione nell’Eurozona, l’Indice PCE Core e i Non-Farm Payrolls – gli ultimi due relativi agli Stati Uniti. “Gli investitori saranno dunque pronti a cogliere ogni minimo segnale di ottimismo che potrebbe indurre un cambio nelle strategie di politica monetaria di BCE e Fed”, rimarca Federico Vetrella, Market Strategist di IG.
Riguardo all’inflazione dell’area euro, le attese sono per un rallentamento al 10,4% legato principalmente ad un calo dei prezzi dell’energia dato il forte ribasso del gas osservato negli ultimi tre mesi. Il mercato del lavoro USA dovrebbe invece continuare ad evidenziare una crescita degli occupati intorno alle 200.000 unità; da monitorare anche la dinamica del tasso di disoccupazione che a ottobre era salito a sorpresa.
Novembre alle battute finali
Il Ftse Mib settimana scorsa si è mostrato ancora resiliente archiviando l’ottava settimana positiva consecutiva (+0,18%) avviandosi a chiudere un altro mese molto positivo (+9,12%) dopo il +9,7% di Ottobre. “A incoraggiare gli acquirenti ci hanno pensato i verbali delle ultime riunioni di Federal Reserve e Banca centrale europea, da cui emerge una prospettiva un rallentamento della stretta di politica monetaria. Per il momento il mercato si focalizza sulle buona notizie ignorando invece quelle più negative come la situazione Covid in Cina e l’imminente recessione”, argomenta Pietro Di Lorenzo, trader professionista e fondatore di SOSTrader.