Istat: dopo quattro mesi di flessione, sale la fiducia delle imprese e dei consumatori
Dopo quattro mesi consecutivi di flessione il clima di fiducia delle imprese torna ad aumentare trainato soprattutto dalle aspettative sulla produzione nel comparto manifatturiero, da quelle sugli ordini nei servizi di mercato e dalle attese sulle vendite nel commercio al dettaglio.
Lo rivela l’Istat secondo cui a novembre 2022 si stima un aumento sia dell’indice del clima di fiducia dei consumatori (da 90,1 a 98,1) sia dell’indice composito del clima di fiducia delle imprese (da 104,7 a 106,4).
Anche il clima di fiducia dei consumatori presenta una dinamica positiva dovuta soprattutto ad opinioni sulla situazione economica del paese (ivi comprese quelle sulla disoccupazione) in deciso miglioramento, seguite da attese sulla situazione economica familiare e da opinioni sul risparmio (possibilità future) in ripresa.
La fiducia di consumatori e imprese torna a salire a novembre grazie all’effetto Meloni, con l’avvio dei lavori del nuovo Governo che ha infuso ottimismo tra famiglie e imprese. Lo afferma il Codacons, commentando i dati Istat che registrano un miglioramento delle aspettative di consumatori e imprese.
“Dopo quattro mesi di cali consecutivi, tutti gli indici sulla fiducia registrano a novembre un netto miglioramento – spiega il presidente Carlo Rienzi – Una crescita senza dubbio da attribuire alla nascita del nuovo Governo, che ha infuso ottimismo e speranze tra consumatori e imprese”.
“Un “tesoretto” la fiducia delle famiglie che ora il Governo deve sfruttare al meglio, sostenendo i consumi in questo difficile momento caratterizzato da una inflazione alle stelle, e difendendo il potere d’acquisto dei cittadini, correggendo le misure inserite nella Manovra che possono avere un effetto depressivo sulla spesa, a partire dal ribasso del taglio delle accise sui carburanti” – conclude Rienzi. “Effetto Meloni sulla fiducia dei consumatori. Questa rilevazione è la prima utile dopo l’incarico ufficiale alla Meloni e il giuramento del 22 ottobre e il balzo delle attese sulla situazione economica dell’Italia da -70,7 a -40,4, con un salto di ben 30,3 punti, e quello delle attese sulla situazione della famiglia, da -41,2 a -24,2, con un miglioramento di ben 17 punti, dimostrano che gli italiani ripongono speranze sulla risoluzione da parte del Governo dei loro problemi e di quelli del Paese” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori
“Va detto, però, che questa reazione è tipica ogni volta che arriva un nuovo Governo. Anche con Draghi ci su l’effetto Super Mario. Il problema è per quanto durerà la luna di miele. La fiducia è una cosa molto aleatoria e se non ci sarà subito un cambio di rotta reale nelle condizioni di vita degli italiani, subentrerà nuovamente il pessimismo e lo sconforto. Dovremo attendere il dato di dicembre per capire se la manovra avrà degli effetti positivi sulla fiducia dei consumatori e sulla speranza degli italiani di veder ridotte le bollette e affrontato il problema del carovita. Non vorremmo, se non ci sarà un netto miglioramento della manovra in Parlamento, che il viaggio di nozze finisca prima della fine dell’anno” conclude Dona.