Borsa Hong Kong stremata da nuovi casi Covid in Cina, mercati incerti in Asia: a Tokyo inflazione core record in 40 anni
I nuovi casi di Covid in Cina continuano a salire, inanellando nuovi record giornalieri e mettendo sotto pressione la borsa di Hong Kong. Oggi le nuove infezioni sono state pari a quasi 32.000 unità, al nuovo record di sempre.
La borsa di Hong Kong sconta così lo scenario di nuove possibili restrizioni e misure di lockdown da parte del governo di Pechino, determinato a perseguire la Zero Covid Policy, politica di tolleranza zero nei confronti del virus.
Tra i titoli della borsa di Hong Kong maggiormente colpiti dalle vendite, si mettono in evidenza quelli degli operatori di casinò, come MGM China con perdite di oltre -4%, Wynn Macau, Sands China e SJM Holdings, e i titoli delle Big Tech cinesi come Tencent e Meituan, in calo di oltre il 3% e Bilibili, che perde più del 4%.
Il focus in Asia è anche sul dato relativo all’inflazione di Tokyo misurata dall’indice dei prezzi al consumo: la componente core è salita a novembre del 3,6% su base annualizzata, più del rialzo del 3,5% atteso dagli analisti intervistati da Reuters.
Il ritmo di crescita dell’inflazione core della capitale del Giappone è il più alto degli ultimi 40 anni, ovvero dall’aprile del 1982 e molto superiore al target di inflazione della Bank of Japan.
Ieri Wall Street è rimasta chiusa in occasione della festività del Thanksgiving; la borsa Usa riapre oggi, giornata del Black Friday, per chiudere in via anticipata alle 13 ora di New York.
L’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo è in calo dello 0,30%, Shanghai avanza dello 0,44%, Hong Kong perde lo 0,74%, Seoul è piatta con una variazione pari a -0,07%, Sidney +0,24%.