Market mover: settimana ricca di dati macro e non solo
Settimana ricca di eventi macro quella appena iniziata in primis con l’inflazione UK (mercoledì) attesa ancora in accelerazione al 10,5% dal 10,1% e le vendite al dettaglio statunitensi (mercoledì) che recupereranno dopo la variazione nulla nel mese precedente. Un’attenzione particolare, sottolineano gli analisti di MPS Capital Service, sarà da porre sulla componente control group (proxy dei consumi del PIL) che lo scorso mese ha sorpreso in positivo.
Market movers della settimana
Negli USA da monitorare anche i prezzi alla produzione (martedì) per avere una conferma del ridimensionamento delle pressioni inflattive. Infine, da menzionare anche importanti dati macro in Cina e Giappone. Nel primo caso focus sulle vendite al dettaglio e produzione industriale (martedì), mentre in Giappone occhi puntati sul PIL del terzo trimestre (martedì) e inflazione (venerdì). In quest’ultimo caso è attesa un’accelerazione al 3,7% dal 3%, mantenendosi però su livelli ben inferiori rispetto a quelli nei Paesi occidentali. Relativamente alle banche centrali, avremo numerosi discorsi di banchieri centrali Fed, tra cui sarà particolarmente importante seguire quello di Bullard sulla politica monetaria (tra i più hawkish del Board) per vedere se il suo atteggiamento si sarà ammorbidito dopo il recente rallentamento oltre le attese dell’inflazione. Per la BCE ci saranno vari interventi (Villeroy, De Guindos, Centeno) tra cui due della Presidente Lagarde (mercoledì e venerdì), mentre per la BoE parlerà il governatore Bailey (mercoledì). Il discorso è previsto proprio dopo il dato sull’inflazione ed il giorno prima della presentazione della nuova legge di bilancio, pertanto, sarà rilevante per capire se confermerà l’atteggiamento dovish sui tassi emerso durante la riunione BoE.
Sarà infine una settimana con diversi eventi di rilievo a partire da martedì con il G-20 (che si concluderà mercoledì) a cui non parteciperà Putin, ma potrebbe rappresentare una prima occasione di incontro tra il presidente americano Biden e quello cinese XI. Giovedì nel Regno unito sarà presentata la nuova legge fiscale che, secondo le prime indiscrezione, dovrebbe cancellare buona parte delle misure annunciate dalla precedente Premier Truss. La nuova legge sarà importante per vedere se riuscirà a ripristinare la fiducia degli investitori dopo la disfatta del suo predecessore. Infine, venerdì a mercati chiusi, l’agenzia di rating Fitch si pronuncerà sull’Italia dopo che, ad ottobre, ha lanciato un monito sui conti italiani, affermando che lo spazio fiscale del nuovo governo è limitato. Volge al termine la stagione delle trimestrali. In settimana avremo alcune importanti trimestrali statunitensi e cinesi, ad esempio quelle di Walmart, Home Depot, Alibaba, e Tencent holding.
Insomma una settimana in cui il focus degli investitori sarà su vari dati di tipo macroeconomico (tra i molti: CFNAI Index, Indice Michigan, ordini di beni durevoli negli USA, Indici Gfk e Ifo, PIL Germania). L’attenzione sarà però catalizzata anche dalle stime flash degli indici PMI in Europa e Australia sottolineano da ING. Non ultimo, mercoledì 23 novembre ci sarà la decisione sui tassi di interesse della RBNZ che potrebbe portare volatilità sul cambio NZD/USD.