Borsa Hong Kong -2% con paura Covid dopo notizie vittime. Sell off sulle Big Tech. Futures europei e Usa giù
La paura per il Covid e i dubbi sull’efficacia della politica zero Covid che la Cina continua a portare avanti in modo ostinato tornano ad assediare la borsa di Hong Kong, che scivola del 2% (ora -1,8%) dopo la notizia delle prime morti legate al Covid dal mese di maggio.
La Cina ha aumentato le misure di restrizione e lockdown in alcune regioni: colpita anche la capitale Pechino.
Tre persone sono decedute nel fine settimana dopo aver contratto il Covid: si tratta dei primi decessi che la Cina continentale ha riportato dal mese di maggio, quando la città di Shanghai era ancora in fase di lockdown.
Tutte e tre le vittime, di età compresa tra gli 87 e i 91 anni, presentavano condizioni di salute precarie prima dell’infezione e vivevano a Pechino.
La provincia meridionale cinese di Guangdong, in particolare la stessa città Guangzhou, rimane tra le aree della Cina più colpite dalla nuova ondata di Covid.
Nella giornata di domenica, la provincia ha riportato quasi 1.000 casi di Covid con sintomi, e più di 8.000 casi di infezione asintomatici.
L’ultima ondata di Covid in Cina ha colpito diverse regioni, facendo scattare misure di lockdown e di restrizioni sulle attività delle aziende e sociali di intensità diversa. Soltanto nella città di domenica, la Cina continentale ha riportato più di 26.000 nuovi casi Covid.
Il timore di ulteriori lockdown e interruzioni delle attività produttive affossa la borsa di Hong Kong: le vendite colpiscono i titoli delle Big Tech cinesi, ma anche i titoli delle compagnie aeree e degli operatori di casinò.
Giù Cathay Pacific, Air China (fino a -3%), China Eastern Airlines, China Southern Airlines, con perdite fin oltre il 4% nel caso di quest’ultima.
L’operatore di casino MGM China è precipitato in borsa del 6%, così come Wynn Macao, Sands China e Galaxy Entertainment.
Alibaba in calo di oltre il 4%, Meituan, JD.com ha perso quasi il 6%, Meituan -4,8%.
Intanto oggi la People’s Bank of China – banca centrale della Cina – ha confermato i tassi di finanziamento loan prime rate (LPR) a un anno e a 5 anni rispettivamente al 3,65% e al 4,30%, in linea con le attese degli analisti. I tassi sono stati lasciati fermi dalla People’s Bank of China per il terzo mese consecutivo.
Borse europee orientate ad aprire in territorio negativo, così come negativi sono i futures Usa a Wall Street.
I futures sul Dow Jones, sullo S&P 500 e sul Nasdaq cedono tra lo 0,23% e lo 0,30% circa. L’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo ha chiuso in rialzo dello 0,16%; Shanghai cede lo 0,55%, Seoul -1,02%, Sidney -0,17%.