Twitter, Elon Musk e l’ultimatum ai dipendenti: lunghe ore di lavoro oppure lasciate. Intanto è flop spunta blu a pagamento, il caso ‘Eli Lilly’
Elon Musk stakanovista vuole che i dipendenti di Twitter, di cui lui è ceo e unico direttore, siano altrettanto stakanovisti.
In una email inviata ai dipendenti che non sono stati colpiti dai maxi licenziamenti lanciati letteralmente dall’oggi al domani, appena assunto il comando del social network, il ceo di Tesla e Space X, ora anche di Twitter, ha scritto di pretendere “lunghe ore di lavoro ad elevata intensità”.
Nella missiva l’aut aut è chiaro: i dipendenti che non siano disposti a lavorare a questi ritmi riceveranno “tre mesi di liquidazione”; se favorevoli, sosterranno invece la sua visione per la nuova “Twitter 2.0”.
Elon Musk è stato intanto costretto a interrompere la richiesta di pagamento pari a $7,99 per gli utenti di Twitter con la spunta blu, ovvero gli account considerati “attivi, degni di nota e autentici”.
A dispetto del suo desiderio apparente di limitare i fake account, dopo qualche ora dal lancio del pagamento obbligatorio per la spunta blu, su Twitter è scoppiato il caos più totale.
Diverse persone hanno acquistato le spunte blu facendo finta di essere celebrità, politici o anche società. Alcuni utenti, per esempio, hanno fatto finta di essere la stessa multinazionale farmaceutica Usa Eli Lilly, provocando diversi problemi nel momento in cui hanno twittato:
“Siamo emozionati nell’annunciare che l’insulina da ora in avanti è gratis”. Il tweet è rimasto attivo per ore, prima di essere cancellato.
E la vera Eli Lilly, riporta la Cnbc, ha dovuto twittare: “Ci scusiamo per chi è stato oggetto del messaggio ingannevole lanciato dalla falsa Eli Lilly”.