Bank of England alza tassi di 75 pb, ma allo stesso tempo prevede recessione prolungata
La Bank of England ha alzato i tassi di interesse di 75 punti base, allineandosi ai rialzi jumbo apportati negli ultimi mesi da Fed e Bce. Ma lo statement di accompagnamento alla decisione fa intravedere un’impostazione differente, decisamente dovish, in futuro.
L’aumento di 75 punti base porta il tasso bancario al 3%. E’ l’ottavo aumento consecutivo e porta i tassi al livello più alto in 14 anni.
Il Monetary Policy Committee (MPC) ha segnalato infatti molta cautela sulle prossime mosse in quanto teme una recessione prolungata. “Le ultime proiezioni dell’MPC descrivono una prospettiva molto impegnativa per l’economia del Regno Unito”, ha affermato la BOE in una nota. La previsione è che il Regno Unito sarà in recessione per un periodo prolungato (per tutto il 2023 e la prima metà del 2024).
La reazione dei mercati è stata di corpose vendite sulla sterlina, giù del 2% contro il dollaro.
Rialzo jumbo sarà un evento isolato
La mossa di +75 pb di oggi probabilmente non verrà replicata in futuro dalla Boe. Le nuove proiezioni della BoE mostrano che, se i responsabili politici dovessero seguire le aspettative degli investitori e aumentare i tassi al 5%, l’economia in termini di PIL si ridurrebbe di circa 3 punti percentuali in diversi trimestri e l’inflazione sarebbe a zero nel 2025.
Di contro, una prospettiva basata su tassi che rimangano all’attuale livello del 3% implica una recessione più breve e meno profonda e vede l’inflazione scendere vicino all’obiettivo tra due anni.
Il governatore della Boe, Andrew Bailey, è stato molto schietto sul fatto che è improbabile che i tassi aumentino quanto i mercati si aspettano (attualmente poco meno del 5%). Inoltre, il comitato risulta molto diviso con due membri che hanno votato per rialzi più contenuti (un membro del board ha votato per +50 pb e uno per +25 pb).
“La scelta che la Boe dovrà affrontare nelle prossime riunioni è quella di fare un’escursione aggressiva per proteggere la sterlina, o di agire in modo più cauto per consentire un graduale calo dei tassi ipotecari. Con circa un terzo dei mutui nel Regno Unito fissati per soli due anni, sospettiamo che quest’ultima opzione sarà vista sempre più come più appetibile”, argomenta James Smith, economista di Ing che prevede un aumento del tasso di 50 punti base a dicembre e ritiene improbabile che il tasso bancario superi il 4% l’anno prossimo.
Stangata sui mutui UK
La mossa odierna aggiungerà immediatamente circa £ 115 alle bollette mensili di un proprietario di casa con un mutuo per la casa di £ 300.000 con tassi che si muovono in linea con la Boe e con 20 anni rimasti in sospeso da pagare. Nell’ultimo anno le bollette mensili sono aumentate di £ 420 (da £ 1.359 a £ 1.779) per i proprietari con un mutuo di queste dimensioni. Per un proprietario di casa con un prestito di £ 500.000 – cosa non insolita a Londra – l’aumento di giovedì aggiungerà £ 191 al mese alle bollette mensili, portandole a £ 2.964.