UniCredit annuncia impatti da modifiche Bce a TLTRO: ‘margine interesse 2022 oltre 9,7 MLD’
“UniCredit S.p.A. ha annunciato nella giornata di oggi gli impatti finanziari delle modifiche apportate dalla Banca Centrale Europea (‘Bce) ai termini e alle condizioni delle Targeted Longer-Term Refinancing Operations (“TLTRO”), che in genere influiscono negativamente sugli istituti di credito con prestiti TLTRO”. E’ quanto si legge in una nota diramata stamattina dalla banca guidata dall’amministratore delegato Andrea Orcel.
“Alla luce del prudente riconoscimento, da parte di UniCredit, degli effetti del TLTRO e tenendo conto di tutte le conseguenze economiche dell’annuncio della BCE, la stima del margine di interesse (‘NII’) per l’intero anno 2022, esclusa la Russia, è stata aggiornata a oltre €9,7 miliardi, includendo un contributo positivo del TLTRO all’NII per l’intero anno di circa €0,4 miliardi. Non si prevede nessun beneficio da TLTRO per i risultati di UniCredit a partire dal
2023 – si legge nella nota di Piazza Gae Aulenti – Le informazioni comunicate nel terzo trimestre 2022 in merito al NII per il 2023 sono rimaste invariate, con una previsione di almeno €10,1 miliardi per il Gruppo, Russia esclusa. Questo
dato presuppone un Deposit Facility Rate (“DFR”) dell’1,5% e può subire variazioni a seconda dell’andamento futuro dei tassi di interesse, dei volumi, della sensibilità della remunerazione dei depositi all’andamento dei tassi di mercato e altro. La sensibilità dell’NII di UniCredit ai tassi di interesse, comunicata con i risultati del terzo trimestre 2022, rimane invariata a circa €0,5 miliardi su base annua per un ulteriore aumento di 100 punti base del DFR. Le modifiche annunciate dalla BCE alla remunerazione della riserva obbligatoria, ora al DFR presso la BCE, non hanno alcun impatto significativo”.
Lo scorso 27 ottobre, il Consiglio direttivo della Bce guidata da Christine Lagarde, oltre ad annunciare un aumento dei tassi di 75 punti base, ha reso noto di avere apportato modifiche al programma di maxi-prestiti alle banche, noto come TLTRO III.
Così si legge nel comunicato della Banca centrale europea:
“Il Consiglio direttivo ha deciso inoltre di modificare i termini e le condizioni applicati alla terza serie di operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine (OMRLT-III). Durante la fase acuta della pandemia questo strumento è stato fondamentale per contrastare i rischi al ribasso per la stabilità dei prezzi. Oggi, alla luce dell’aumento inatteso ed eccezionale dell’inflazione, lo strumento deve essere ricalibrato per assicurare che sia coerente con il più ampio processo di normalizzazione della politica monetaria e rafforzi la trasmissione degli incrementi dei tassi di riferimento alle condizioni di concessione del credito bancario. Pertanto, il Consiglio direttivo ha deciso di modificare i tassi di interesse applicabili alle OMRLT-III a partire dal 23 novembre 2022 e di offrire alle banche ulteriori date per il rimborso anticipato volontario degli importi”.
Lo scorso giovedì la Bce ha annunciato di aver alzato il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali e i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale di 75 punti base, rispettivamente al 2,00%, al 2,25% e all’1,50%, con effetto dal 2 novembre 2022.