Bank of Japan conferma tassi negativi, aggiorna stime su Pil e inflazione Giappone
La Bank of Japan, banca centrale del Giappone guidata da Haruhiko Kuroda, ha annunciato di aver lasciato invariati i tassi principali di riferimento, confermandosi così eccezione tra le banche centrali globali, molte delle quali stanno procedendo a strette monetarie aggressive, nella battaglia lanciata contro l’impennata dell’inflazione.
La BoJ ha confermato che il target per i tassi di interesse di breve termine rimane pari a -0,1% (confermando così la politica monetaria di tassi negativi), mentre il target per i tassi dei titoli di stato giapponesi a 10 anni è stato confermato attorno allo zero (con un tetto di 25 punti base, e con l’impegno a continuare ad acquistare titoli di stato in quantità illimitate, ogni giorno, a tasso fisso, a difesa del tetto stesso).
“La banca sosterrà il finanziamento, principalmente delle aziende, al fine di mantenere la stabilità dei mercati finanziari, e non esiterà ad adottare misure accomodanti aggiuntive, se necessario”, si legge nel comunicato diramato dalla Bank of Japan.
Lo yen ha reagito all’annuncio dei tassi lasciati invariati indebolendosi lievemente attorno a JPY 146,5 nei confronti del dollaro Usa.
I tassi dei titoli di stato giapponesi a 10 anni hanno oscillato attorno allo 0,246%, al di sotto del tetto massimo dello 0,25% fissato dalla BoJ.
La Bank of Japan ha rivisto al rialzo l’outlook sull’inflazione core misurata dall’indice dei prezzi al consumo, relativa all’attuale anno fiscale, dal 2,3% al 2,9%. Le stime sull’inflazione dell’anno fiscale prossimo sono state alzate dall’1,4% all’1,6%.
Le previsioni sul Pil reale del Giappone sono state abbassate, per l’anno fiscale 2022, dalla crescita stimata a luglio pari a +2,4%, al +2%; quelle per l’anno fiscale 2023 sono state ridotte dal +2% precedente al +1,9%; per l’anno fiscale 2024 le attese sono state migliorate a un tasso di crescita del Pil pari a +1,5% dal +1,3% precedente.