L’agenda dei mercati: giovedì grande abbuffata con Bce, PIL Usa e Apple
La settimana appena iniziata vedrà susseguirsi una serie di eventi chiave in Europa e negli Stati Uniti. Il clou sarà giovedì 27 ottobre con il meeting Bce. Il mercato si aspetta un altro rialzo di 75 punti base, portando i costi di finanziamento ai massimi dall’inizio del 2009. La conferenza stampa della Lagarde sarà attentamente monitorata, soprattutto per captare commenti sull’inflazione, ma anche e soprattutto su temi legati al quantitative tightening, oltre che sui futuri rialzi dei tassi (i.e. tasso terminale).
Gli analisti intervistati da Bloomberg vedono il tasso sui depositi raggiungere il picco del 2,5% a marzo 2023. La Bce “non deve mollare troppo presto”, ha detto la scorsa settimana il presidente della Bundesbank Joachim Nagel a Washington.
“Prevediamo che la BCE non si impegni sull’entità degli aumenti futuri, sul tasso neutrale e terminale”, argomenta oggi Silvia Ardagna, Chief European Economist Barclays, che indica un progressiva decelerazione nel ritmo di rialzo dei tassi. Nel meeting di dicembre Barclays stima infatti un +50 punti base, seguito a febbraio da +25 punti base e altri 25 punti base a marzo, portando il tasso sui depositi terminali al 2,5%.
Earning season prosegue con Apple. In Italia si parte con Unicredit
Lo stesso giorno, il 27 ottobre, grande attesa per il PIL statunitense e la trimestrale di Apple. Nel corso della settimana arriveranno le trimestrali di altre big tech di Wall Street quali Alphabet, Amazon.com e Microsoft. In generale pubblicheranno i risultati società rappresentative del 47% della capitalizzazione di mercato dell’S&P500.
A Piazza Affari invece sarà il turno delle prime trimestrali tra le blue chip milanesi con i numeri di Unicredit (cda 25 ottobre, diffusione conti il 26 mattina) che inaugura la stagione delle trimestrali bancarie.
Ecco le altre trimestrali sul Ftse Mib: Amplifon, Moncler, Italgas, Saipem (26 ottobre) Campari Diasorin, ENI, Inwit, Mediobanca e STM (27 ottobre).