Bank of England su rinvio vendita Gilt: indiscrezioni FT ‘non accurate’. E così tornano i sell su sterlina e titoli di stato UK
La Bank of England ha definito “non accurate” le indiscrezioni del Financial Times, relative a una sua eventuale decisione di posticipare ancora la vendita di miliardi di sterline di titoli di stato UK.
L’inizio della vendita dei Gilt – nell’ambito del programma di Quantitative Tightening della BoE – era atteso per la fine del mese, dopo il rinvio rispetto alla data di partenza, che era stata inizialmente prefissata all’inizio di ottobre.
Come riferisce il Guardian, a questo punto mancano solo due settimane prima che il governatore della Bank of England prema il pulsante QT (Quantitative Tightening), iniziando a ridurre il bilancio gonfiato dai titoli di stato UK che ha acquistato nel corso degli anni.
Tuttavia, alcuni analisti sottolineano che un rinvio può essere ancora annunciato.
Detto questo, la sterlina e i bond britannici hanno preso male le precisazioni della BoE, puntando verso il basso dopo la fiammata rialzista di ieri.
Il ritorno dei sell sui bond porta i tassi dei Gilt a 30 anni salgono di 6 punti base dopo la notizia della nota della banca centrale del Regno Unito. La sterlina accelera al ribasso, perdendo più dello 0,70% sul dollaro, a quota $1,127.
Ieri sia la sterlina che i Gilt erano stati sostenuti dalle dichiarazioni di Jeremy Hunt, il nuovo cancelliere allo Scacchiere UK che, con il primo discorso nelle vesti di neo ministro delle Finanze, ha annunciato il ritiro di quasi tutti i tagli alle tasse precedentemente annunciati dal predecessore Kwasi Kwarteng, uscito di scena dopo un dietrofront imbarazzante del governo di Liz Truss sul maxi piano di tagli alle tasse annunciato tre settimane fa: piano che i mercati avevano prontamente bocciato.
