Piazza Affari parte fiacca, male Stellantis
Poco mossa Piazza Affari nei primi scambi della seduta di metà settimana. Il Ftse Mib segna un calo dello 0,25% a quota 20.679 punti. Ieri ennesima chiusura negativa degli indici S&P 500 e Nasdaq Composite, in rosso ieri per la quinta sessione consecutiva, con cali rispettivamente dello 0,65% e dell’1,1%.
Le nuove previsioni sulla crescita del Pil mondiale dell’Fmi, il Fondo Monetario Internazionale, indicano un’economia globale più debole nel 2023 rimarcando che il ‘peggio deve ancora arrivare’ con inflazione più alta per un periodo più lungo di quanto previsto. Focus in Europa anche sulle dichiarazioni dell’esponente del Consiglio direttivo della Bce e presidente della banca centrale di Francia Francois Villeroy de Galhau, che ha detto che “le preoccupazioni sull’arrivo di una recessione (nell’area euro) non devono impedire alla Bce di alzare i tassi” e che “il livello dell’inflazione implica che la Banca centrale europea deve essere determinata”.
Sul parterre di Piazza Affari si segnala il rimbalzo di TIM (+1,87% a 0,1794 euro) dopo che ieri il titolo era sceso ai nuovi minimi storici dopo che CDP e Macquarie hanno affermato di aver bisogno di più tempo per preparare la loro offerta per la rete fissa.
Tra i peggiori in avvio invece Leonardo e Azimut con -1% circa, così come Stellantis (-1,15% a 12,178 euro).