Italia: dati su fiducia segnale di rallentamento della crescita
Netto deterioramento della fiducia nella maggior parte dei settori dell’economia italiana. A nostro avviso, sostiene Paolo Pizzoli, Senior Economist di ING, una contrazione del PIL potrebbe essere appena evitata nel terzo trimestre, ma è quasi inevitabile nel quarto.
La fiducia nel settore manifatturiero è scesa per il terzo mese consecutivo, registrando il livello più basso da febbraio 2021, a causa dell’indebolimento della domanda di beni di consumo e intermedi, dove gli ordini sono diminuiti per il terzo mese consecutivo. Le aspettative di produzione sono diminuite in modo marcato in tutti i settori, indicando un ulteriore deterioramento della spinta dell’industria sul fronte dell’offerta nel quarto trimestre del 2022. L’edilizia è stato l’unico settore a registrare un guadagno mensile, recuperando parzialmente il terreno perso ad agosto. L’impatto dei generosi incentivi fiscali sull’edilizia è chiaramente ancora in gioco e le crescenti aspettative occupazionali delle imprese sembrano riflettere la fiducia nel mantenimento di condizioni favorevoli.
La pubblicazione di oggi sembra segnare una pausa negli sviluppi del settore dei servizi. Dopo essersi stabilizzata durante l’estate, la fiducia nel settore dei servizi ha subito un brusco calo a settembre, raggiungendo il livello più basso dal febbraio 2022. Ciò ha coinvolto tutti i sottosettori, suggerendo che l’effetto di riapertura, favorito dal rilancio dei flussi turistici, sta svanendo.