Da TINA a TARA, ecco i consigli delle banche d’affari su come muoversi sui mercati
Da Tina a Tara, ossia letteralmente da ‘Non ci sono alternative’ a ‘Ci sono alternative ragionevoli’, sui mercati. Così Goldman Sachs che avverte di un cambio di rotta nel mondo azionario. I giorni del mantra TINA (There Is No Alternative) per le azioni sono finiti scrivono gli strateghi di Goldman. “Gli investitori si trovano ora ad affrontare il TARA (There Are Reasonable Alternatives) con le obbligazioni che appaiono più attraenti”. “Quanto siano saliti i rendimenti, in particolare quelli reali, a questo punto, è molto difficile da vedere, ed è questo che ci mette a disagio” ha dichiarato martedì Mueller-Glissmann in un’intervista a Bloomberg TV.
I mercati devono ancora valutare il rischio di una recessione globale. Da qui, sia Goldman Sachs che BlackRock, sono ribassiste sulle azioni nel breve termine. Nel dettaglio, gli analisti di Goldman sottopesano l’allocazione globale per i prossimi tre mesi, mentre sovrappesano la liquidità. BlackRock consiglia agli investitori di “evitare la maggior parte dei titoli”, aggiungendo di sottopesare tatticamente le azioni dei mercati sviluppati e preferisce il credito nel breve termine.
“Gli attuali livelli di valutazione delle azioni potrebbero non riflettere appieno i rischi correlati e potrebbero dover diminuire ancora” hanno scritto gli strateghi di Goldman, tra cui Christian Mueller-Glissmann hanno scritto in una nota. La probabilità di recessione secondo Goldman, è salita al di sopra del 40% in seguito al recente sell-off obbligazionario, “che storicamente ha indicato un elevato rischio di ribasso delle azioni”, hanno scritto. Preoccupazioni simili sono state espresse anche da Morgan Stanley e JPMorgan Asset Management dopo che i banchieri centrali, dagli Stati Uniti all’Europa, hanno sottolineato la loro determinazione a combattere l’inflazione, mandando i titoli globali in caduta libera negli ultimi giorni. Poca la tregua in arrivo, anche se i membri dell’indice MSCI World hanno perso oltre 8.000 miliardi di dollari di valore dal picco di metà settembre.
Non vediamo un “atterraggio morbido”, con l’inflazione che torna rapidamente all’obiettivo senza schiacciare l’attività, affermano gli strateghi del BlackRock Investment Institute Institute, tra cui Jean Boivin e Wei Li. “Ciò significa maggiore volatilità e pressione sugli asset di rischio”.
Il modello di probabilità di recessione globale elaborato da Ned Davis Research ha recentemente superato il 98%, innescando un segnale di recessione “grave”. L’unica volta che è stato così alto ,è stato in occasione di precedenti crisi acute, come quelle del 2020 e del 2008-2009.