Italia si avvicina al voto: Btp verso fase difficile, rischio aumento spread e volatilità
Occhi puntati alle elezioni politiche italiane del 25 settembre con i sondaggi che indicano una vittoria della coalizione di destra (Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia) che probabilmente porterebbe Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, a diventare il nuovo presidente del Consiglio.
Sebbene la destra sembri aver attenuato la propria posizione nei confronti dell’UE e sia intenzionata a garantire che le sovvenzioni del programma NextGenerationEU (NGEU) continuino, probabilmente assisteremo a una maggiore spesa fiscale e a tagli alle tasse, in un contesto economico più sfavorevole. Così afferma Sylvain De Bus, Deputy Head of Global Bonds di Candriam secondo cui, sebbene il costo medio di finanziamento del debito italiano sia chiaramente gestibile per il momento, è importante che non venga messo a repentaglio dalle molteplici sfide che ci attendono: l’elevato livello del debito pubblico, la rigidità del mercato del lavoro, la crisi energetica, la debolezza demografica, l’incertezza politica e l’evoluzione della politica monetaria della BCE con il front-loading dei rialzi dei tassi.
In questo contesto, gli esperti mantengono il loro atteggiamento prudente nei confronti del debito sovrano italiano (sottopeso di duration e peso rispetto ai nostri benchmark), poiché le notizie sfavorevoli sul fronte economico, fiscale o politico potrebbero potenzialmente portare a un ulteriore allargamento dello spread e a un aumento della volatilità nel breve termine. In effetti, l’equilibrio dei rischi rimane fragile per il momento per quanto riguarda le dinamiche politiche, economiche e fiscali, mentre la BCE sta adottando una politica monetaria meno favorevole nonostante l’annuncio della rete di protezione ‘Transmission Protection Instrument (TPI)’, oltre a un posizionamento generale più prudente degli investitori nei confronti dell’Italia.