Bce e minaccia inflazione, Lagarde fa mea culpa e ammette impotenza su prezzi gas, Ma ‘come si fa a prevedere Covid e guerra Ucraina?’
“Mi prendo la colpa, visto che sono la presidente dell’istituzione”. Così Christine Lagarde, presidente della Bce, risponde a una domanda che ricorda il grande errore della banca centrale europea: quello di non essere riuscita a capire la reale portata della minaccia dell’inflazione.
“Si, abbiamo sbagliato nelle nostre previsioni, ma quegli errori sono stati commessi da tutti. Non abbiamo fatto molto diversamente da altri”, ha aggiunto Lagarde nella conferenza stampa successiva all’annuncio del rialzo dei tassi di 75 punti base da parte della Bce, varato proprio per sconfiggere la piaga dell’inflazione.
La presidente dell’Eurotower ha precisato che lo staff degli economisti della Bce lavora “costantemente” al fine di migliorare i modelli economici adottati nel formulare le previsioni.
Ma Lagarde si è messa anche sulla difensiva:
“Come è possibile un modello che preveda il Coronavirus? La guerra in Ucraina? Il ricatto dell’energia (da parte della Russia di Vladimir Putin)?. Mi prendo la colpa; ma non siamo stati solo noi a sbagliare”.
Allo stesso tempo, nel corso della conferenza stampa Lagarde stessa ha rimarcato la differenza tra l’inflazione degli Stati Uniti – che ha origine nella domanda – e l’inflazione dell’area euro, scatenata invece dall’offerta. E ha ammesso: “Io non posso ridurre il prezzo dell’energia. Non posso convincere i grandi player di questo mondo a ridurre i prezzi del gas. Non posso riformare il mercato dell’elettricità. Sono dunque molto contenta di vedere che la Commissione europa sta considerando diverse soluzioni a tal fine, perchè la politica monetaria non ridurrà il prezzo dell’energia”.