Inflazione è qui per restare: per gli investitori è il momento di riposizionarsi verso la nuova era
L’inflazione è un fantasma che da tempo non faceva la sua comparsa tornando in grande stile e costringendo le banche centrali di tutto il mondo a intervenire, che lo vogliano o meno di fronte all’indebolimento dei dati economici. Così la prima e sinora unica fase di tassi di interesse (nominali) negativi si è bruscamente conclusa e ora gli investitori devono fare i conti con rendimenti reali (depurati dell’inflazione) inferiori allo zero.
Così Hans-Jörg Naumer, Director Global Capital Markets & Thematic Research di Allianz Global Investors secondo cui ci troviamo alle soglie di una nuova era, che interessa tutto il mondo. E per gli investitori è arrivato il momento di rivedere la composizione degli investimenti a medio-lungo termine e posizionarsi sui segmenti che beneficiano della svolta in atto proprio verso la nuova era la cui caratteristica è senza dubbio l’inflazione.
Già da ora, continua l’esperto, si può distinguere chi sarà premiato e chi sarà penalizzato dalla decarbonizzazione. Il conflitto in Ucraina e i conseguenti problemi alle forniture di gas rappresentano un catalizzatore per la transizione a un’economia mondiale neutrale in termini di emissioni di gas serra, così come per la deglobalizzazione. In presenza di rendimenti nominali bassi e rendimenti reali negativi, è difficile difendere anche solo il potere di acquisto del capitale investito. Occorre osare conclude l’esperto ad esempio investendo nelle azioni In passato le azioni hanno evidenziato un buon andamento in presenza di inflazione, ma a rendimenti più elevati corrispondono anche rischi maggiori. Insomma senza rischiare un poò non si va molto lontano.