Azionario Usa, l’attenti di Morgan Stanley: non è la Fed il rischio più grande
Per l’azionario Usa, il rischio più grande non è rappresentato dalla Federal Reserve. Il rischio maggiore non è dunque quello scontato dalla borsa Usa nelle ultime sessioni, ovvero la prospettiva che, nella sua lotta contro l’impennata dell’inflazione, la Fed di Jerome Powell finisca per alzare troppo i tassi, provocando così – come ha ammesso lo stesso banchiere centrale al simposio di Jackson Hole -, una “certa sofferenza” all’economia.
Secondo gli analisti di Morgan Stanley, il più grande rischio per la borsa Usa è rappresentato piuttosto dal trend degli utili delle aziende della Corporate America.
Così si legge nella nota degli analisti del colosso bancario Usa:
“Quasi tutta la debolezza che ha caratterizzato l’azionario nel corso del primo semestre del 2022 è stata provocata dalla Fed e dalle condizioni finanziarie più rigide. Il risultato del secondo semestre sarà invece a nostro avviso determinato fondamentalmente dalle aspettative sugli utili per l’anno prossimo. Ne consegue che gli investitori che puntano sull’azionario dovrebbero prestare attenzione non alla Fed, ma a questo rischio”.
Morgan Stanley fa notare tra l’altro che “ci avviciniamo alla stagione degli utili che tradizionalmente è la più debole dell’anno per quanto riguarda le revisioni sugli utili, e l’inflazione eroderà ulteriormente i margini e la domanda. Gli stessi dati che anticipano il trend dei profitti delle aziende segnalano una certa debolezza andando in avanti”.