Wall Street paga ancora parole Powell (Fed) a Jackson Hole. Futures in forte calo dopo venerdì nero
Wall Street non si riprende dal sell off brutale che ha caratterizzato la sessione di venerdì scorso e che è stato scatenato dalle dichiarazioni del presidente della Fed, Jerome Powell.
Powell ha confermato la determinazione della banca centrale Usa a fermare l’inflazione, ammettendo che la Fed continuerà ad aumentare i tassi di interesse in un modo tale da causare “una certa sofferenza” all’economia statunitense.
“La stabilità dei prezzi è responsabilità della Federal Reserve e funge da fondamento della nostra economia”, ha dett Jerome Powell, nel suo discorso a Jackson Hole. “Senza stabilità dei prezzi, l’economia non funziona per nessuno”, ha aggiunto.
Risultato: il sell off brutale che si è accanito contro Wall Street ha portato il Dow Jones a crollare di 1.008 punti, poco più del 3%, soffrendo la sessione peggiore dal mese di maggio.
Lo S&P 500 e il Nasdaq Composite hanno riportato tonfi rispettivamente del 3,4% e del 3,9%, concludendo la seduta peggiore dal mese di giugno.
Gli smobilizzi hanno cancellato i guadagni che tutti e tre gli indici azionari Usa avevano riportato nel mese di agosto, che si avvia ormai alla conclusione.
Alle 6 ora italiana, i futures sul Dow Jones capitolano di oltre 200 punti – ma avevano perso fin oltre -300 punti nelle ultime ore -; i futures sullo S&P 500 cedono lo 0,81% a 4.026,25 punti; i futures sul Nasdaq arretrano dell’1,16% a 12.472,75 punti.