USA, Nonfarm Payrolls superiori alle attese, mercati in rosso, Dow cede 200 punti
Le assunzioni negli Stati Uniti a luglio sono state di gran lunga migliori del previsto, sfidando i segnali che la ripresa economica sta perdendo vigore, ha riferito venerdì il Bureau of Labor Statistics.
Le buste paga, escluso il settore agricolo sono aumentate di 528.000 a luglio mentre il tasso di disoccupazione è sceso a 3,5%, migliori le stime del Dow Jones rispettivamente di 258.000 e 3,6%.
Anche la crescita dei salari è aumentata, nello specifico la retribuzione oraria media è aumentata dello 0,5% per il mese di luglio e del 5,2% rispetto allo stesso periodo di un anno fa ma soprattutto sopra le attesi degli analisti pari a 0,3% e 4,9% rispettivamente.
I mercati inizialmente hanno reagito negativamente al rapporto, con i futures Dow Jones in calo di oltre 200 punti.
Il tempo libero e l’ospitalità hanno contribuito in particolar modo all’aumento di posti di lavoro con 96.000 unità, seguiti dal settore dei servizi con 89.000 unità. Mentre l’assistenza sanitaria ha aggiunto 70.000, le buste paga del settore pubblico sono aumentate di 57.000 unità. Anche le industrie produttrici di beni hanno registrato solidi guadagni, con l’edilizia in aumento di 32.000 e la produzione in aumento di 30.000.
Nonostante le aspettative al ribasso, i guadagni di luglio sono stati i migliori da febbraio e ben al di sopra dell’aumento medio di 388.000 posti di lavoro negli ultimi quattro mesi. Il comunicato BLS ha rilevato che l’occupazione totale non agricola del personale è aumentata di 22 milioni dal minimo di aprile 2020, quando la maggior parte dell’economia statunitense ha chiuso per far fronte alla pandemia di Covid.
L’ufficio ha osservato che i salari del settore privato sono ora superiori al livello di febbraio 2020, appena prima della dichiarazione di pandemia, sebbene i posti di lavoro del governo siano ancora in ritardo.
USA, il tasso di disoccupazione scende al 3,5%
Il tasso di disoccupazione è sceso a 3,5% rispetto le aspettative di 3,6%, (3,6% precedente) mentre il tasso di partecipazione si é attestato a 62,1% rispetto al 62,2% dato precedente.
Il forte numero del mercato del lavoro, insieme ai numeri salariali più alti del previsto, hanno portato a un cambiamento nelle aspettative per l’aumento dei tassi previsto per settembre.
Gli operatori stanno ora valutando una maggiore probabilità di un aumento di 0,75 punti percentuali per il prossimo incontro, che sarebbe il terzo aumento consecutivo di tale entità.
“Le cifre macroeconomiche sul mondo del lavoro americano danno conferma alle parole del Presidente della FED di St Louis James Bullard che più volte ha affermato che l’economia statunitense e soprattutto il mondo del lavoro sono in grado di sostenere un processo di rialzo dei tassi ancora più consistente rispetto alle previsioni del mercato. Nel report odierno sul lavoro abbiamo osservato una creazione di nuovi posti del lavoro che ha doppiato le aspettative del consensus, un tasso di disoccupazione in discesa, una favorevole revisione dei numeri dei mesi precedenti e una crescita dei salari superiore alle attese. Numeri che possono giustificare Powell e gli altri banchieri centrali a essere ancora aggressivi sui rialzi dei tassi di interesse,” scrive Filippo Diodovich di IG.
“Ora il dilemma per Powell rimane solo quello di non gravare troppo sulla crescita economica nella speranza di riuscire a fare un soft landing dopo una serie di rialzi dei tassi. Dopo la pubblicazione del report odierno sul lavoro aumentano le probabilità che i banchieri centrali statunitensi terranno conto notevolmente di un possibile nuovo rialzo dei 75 pb del costo del denaro nella prossima riunione di settembre,” prosegue Diodovich. “La possibilità che la FED possa essere più hawkish del previsto ha comportato un immediato apprezzamento del dollaro sui mercati valutari e forti vendite sull’azionario in particolar modo sui titoli tecnologici USA.”