Banco BPM: utile I semestre è il miglior risultato dalla nascita del gruppo. Posizione patrimoniale molto solida
Banco BPM ha concluso il primo semestre del 2022 con un utile netto adjusted pari a € 497 milioni, conseguendo il miglior risultato dalla nascita del Gruppo Banco BPM. E’ quanto annunciato dalla banca guidata da Giuseppe Castagna. La crescita dell’utile netto adjusted è stata del 30,1% su base annua. L’utile netto stated si è attestato a 384 milioni, in rialzo del 6,3% su base annua.
Molto bene i proventi operativi ‘core’, che hanno evidenziato “una performance rilevante, risultando pari a € 2.097 milioni con una crescita dell’1,4% rispetto al primo semestre 2021, grazie al contributo positivo del margine di interesse (+2,0% a/a) e delle commissioni nette (+1,8% a/a). Tale dinamica, unitamente all’attenta gestione dei costi, ha consentito il raggiungimento di un cost/income ratio pari al 54,5% in miglioramento rispetto al 54,9% del primo semestre 2021 e al 55,8% dell’intero esercizio 2021”.
“Le rettifiche su finanziamenti alla clientela – si legge ancora nella nota di Banco BPM – si attestano a € 304 milioni in riduzione del 35,7% rispetto al primo semestre 2021, pur garantendo il mantenimento di un solido profilo di copertura dei crediti. Il risultato lordo dell’operatività corrente sale a € 688 milioni rispetto a €526 milioni del primo semestre 2021 con una crescita del 30,8%”.
Piazza Meda ha sottolineato anche che, “per quanto riguarda i crediti deteriorati continua la strategia di derisking del Gruppo, € -1,4 miliardi nel semestre, che include la cessione di € 700 milioni di non performing loans (‘Progetto Argo’). Il Gruppo ha inoltre deliberato l’incremento degli obiettivi di cessione portando il target complessivo in arco piano a oltre € 500 milioni. Il rafforzamento del processo di derisking ha consentito un’ulteriore contrazione dei non
performing loans, la cui incidenza sul totale dei crediti lordi si riduce al 4,8%, portando il totale dei crediti non performing lordi da € 7,1 miliardi di giugno 2021 a € 5,5 miliardi”.
“Si conferma molto solida la posizione patrimoniale:
• CET 1 Ratio phased-in e CET 1 Ratio fully phased si attestano rispettivamente al 14,0% e al 12,8%;
• MDA buffer phased-in a 551 p.b. e fully phased a 424 p.b