Bce e la lotta contro l’inflazione: il falco Kazaks anticipa rialzo tassi significativo in riunione settembre
“E’ possibile che l’entità del rialzo dei tassi di settembre debba essere piuttosto significativo”. E’ quanto ha detto Martins Kazaks, governatore della banca centrale della Lettonia ed esponente del Consiglio direttivo della Bce, commentando le prossime mosse dell’Eurotower, dopo la stretta monetaria di giovedì scorso, pari a +50 punti base. “Dovremmo essere aperti a discutere di rialzi dei tassi più consistenti”, ha aggiunto Kazaks.
Giovedì scorso la Bce ha alzato i tassi di interesse dell’area euro per la prima volta in 11 anni, con una stretta di ben 50 punti base, il doppio rispetto a quanto era stato anticipato dalla stessa Bce il mese scorso.
Il motivo della mossa più hawkish è stato illustrato dalla stessa presidente Lagarde, ed è doppio: da un lato, i rischi al rialzo sull’inflazione, che si sono fatti più alti; dall’altro lato, la necessità di assicurare la trasmissione della politica monetaria nei paesi dell’Eurozona.
Tutti e tre i principali tassi di interesse dell’area euro sono stati aumentati di 50 punti base, così che i tassi sui depositi delle banche saliranno da -0,50% a 0, i tassi di rifinanziamento principale da 0 a 0,50% e i tassi di rifinanziamento marginale da 0,25% a 0,75%.