News Notizie Notizie Italia Pil Italia, ministro Franco prevede crescita ‘robusta’ in II trimestre. E banche hanno ‘qualità attivi soddisfacente’

Pil Italia, ministro Franco prevede crescita ‘robusta’ in II trimestre. E banche hanno ‘qualità attivi soddisfacente’

8 Luglio 2022 13:57

“Per il trimestre appena concluso stimiamo una crescita robusta, che porta l’acquisito per l’anno attorno o leggermente sopra il 3%”. Così il ministro dell’Economia, Daniele Franco all’assemblea dell’Abi.

Franco ha motivato la sua fiducia nell’economia italiana con tre fattori: 1) la ripresa ‘molto forte’ del turismo internazionale, grazie alla fase di reopening post pandemia, che si è tradotta anche nella riapertura delle attività di intrattenimento; 2) la ripresa della produzione industriale, sostenuta dalle esportazioni, al punto che il livello dell’indice della produzione industriale di aprile è salito al record dalla fine del 2017 e che nel secondo trimestre si prevede un aumento del dato, rispetto al primo trimestre, del 2% circa. 3) gli interventi ripetutamente lanciati dal governo per mitigare le ripercussioni dell’eccezionale incremento dei prezzi dell’energia.

Franco ha parlato anche delle condizioni in cui versano le banche italiane, affermando che “il sistema bancario italiano, a fronte dei rischi generati dalla guerra in Ucraina ha una posizione complessivamente solida, anche rispetto a quella della fine del 2019”.

Ancora, “le banche lo scorso anno hanno chiuso i bilanci con una qualità degli attivi soddisfacente, un rischio di credito contenuto, un miglioramento della redditività, una patrimonializzazione solo in lieve flessione”.

“L’evoluzione congiunturale e quella dei tassi d’interesse – ha continuato il ministro Franco – stanno modificando il contesto nel quale le banche operano. Dopo un periodo di tassi d’interesse esigui il loro progressivo rialzo potrà sostenere i ricavi in misura consistente grazie all’aumento del margine d’interesse, facilitato da un costo della raccolta ancora molto contenuto. Maggiori accantonamenti associati a un possibile aumento del costo del rischio assieme a minusvalenze sui titoli potrebbero provocare effetti di segno opposto sul conto economico. Il presidio della qualità del credito dovrà essere molto attento”.