Giappone: tonfo produzione industriale -7,2% a maggio. Output di otto colossi auto crolla -30% per effetto lockdown Cina
Tonfo per la produzione industriale del Giappone che, nel mese di maggio, è crollata del 7,2% su base mensile, facendo decisamente peggio della flessione, pari a -0,3%, attesa dal consensus degli analisti. E’ quanto emerge dalla lettura preliminare del dato.
Nel mese di aprile la produzione industriale aveva riportato un calo limitato a -1,5%.
Il crollo di maggio rappresenta il trend su base mensile peggiore dal maggio del 2020, nel pieno nella prima ondata della pandemia Covid-19. Su base annua, il dato è sceso del 2,8%, in questo caso meglio del -5,9% atteso e del precedente ribasso pari a -4,9%. In particolare la produzione di veicoli a motore è scivolata a maggio dell’8%.
Il governo giapponese ha commentato il dato con le misure di lockdown che la Cina ha varato in linea con la sua Zero Covid Policy nei mesi precedenti: le restrizioni hanno avuto un impatto soprattutto sulla produzione di auto, di batterie, di condizionatori e di macchinari per la produzione.
La chiusura delle fabbriche cinesi durante l’ultima ondata di infezioni ha impedito ai colossi di auto giapponesi, in particolare, di ricevere componenti chiave per la produzione.
Il risultato è che la produzione mondiale di otto case automobilistiche giapponesi è scesa per il terzo mese consecutivo, a maggio, soffrendo un tonfo di oltre -30% su base annua.
Daihatsu Motor, Mazda Motor e Honda Motor hanno sofferto in particolare un calo della produzione di auto a doppia cifra percentuale, mentre solo Nissan Motor e Suzuki Motor hanno riportato una crescita nei loro output, tra gli otto principali gruppi automobilistici made in Japan.